“Il condominio degli amori segreti”: quanto sei bella Roma a primavera…

Per Newton Compton, il romanzo fresco e a suo modo imprevedibile del collettivo Livia Ottomani

Ho approfittato di una giornata di sconti su tutto il catalogo Newton Compton per fare incetta di titoli che magari, normalmente, non avrei acquistato. Tra questi, anche Il condominio degli amori segreti del collettivo di scrittori che si fa chiamare Livia Ottomani.

Devo dire che il libro è stato una sorpresa, a partire dall’ambientazione. La copertina e il titolo mi avevano fatto pensare a una metropoli internazionale – New York, magari – e invece la storia è ambientata a Roma, quartiere Garbatella.

Il mood ricorda un po’ quello della serie “I Cesaroni”, per intenderci. In un condominio si intrecciano i destini di una serie di personaggi – la signora Giovanna e la figlia ventisettenne Anita, guida turistica, il tuttologo Matteo Spina, la pettegola Pina col marito Carlo – che insieme hanno anche allestito un orto e si considerano un po’ una sorta di famiglia allargata.

L’arrivo nello stabile del musicista Daniele, che occuperà per qualche tempo l’appartamento di uno dei condomini via per lavoro, porterà un bel po’ di scompiglio. Giovanna infatti vede in lui il candidato perfetto per fidanzarsi con la figlia. Peccato che i due hanno un passato irrisolto in comune, e che Anita è tutt’altro che single.

Devo dire che “Il condominio degli amori segreti” mi ha sorpresa – e non mi capita spesso con storie romance metropolitane come questa. Dopo poche pagine credevo già di aver capito come si sarebbe sviluppata la trame – che tra i due “contendenti” avrebbe scelto Anita, come sarebbe finita – e invece…

Gli autori sono stati bravi a sviluppare la storia in maniera non scontata, anche se alcuni passaggi risultano un pochino frettolosi e soprattutto poco credibili. Penso soprattutto al voltafaccia e all’uscita di scena di uno dei personaggi principali, di cui non svelerò il nome per non rovinarvi l’eventuale lettura. È vero che questo Mr. Ics viene in un certo senso provocato, ma la sua reazione è talmente infantile e schizzata da risultare incredibile.

Detto questo il libro è piacevole da leggere, ben scritto, tutto sommato avvincente. Riesce a trasmettere un certo tipo di atmosfera urbana e metropolitana, e a dare di Roma un’immagine fresca e positiva che non sempre si ritrova nelle cronache.

Amor omnia vincit? Per scoprire se il detto latino è valido ancora oggi non vi resta che aprire “Il condominio degli amori segreti” e leggerlo, fino all’ultima pagina.

 

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Roberta Turillazzi
Giornalista per passione e professione. Mamma e moglie giramondo. Senese doc, adesso vive a Londra, ma negli ultimi anni è passata per Torino, per la Bay area californiana, per Milano. Iscritta all'albo dei professionisti dal 1 aprile 2015, ama i libri, il cinema, l'arte e lo sport.

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