“Il drago verde”: un fantasy classico, con una fitta rete di sottotesti

Scarlett Thompson firma, per Newton Comtpon nell'edizione italiana, il 1° capitolo di una saga magica

Vorrei iniziare la mia recensione di Il drago verde di Scarlett Thomas, edito da Newton Compton, con una nota linguistica. Si tratta di una novità, per me, perché solitamente non mi concentro molto su questo argomento quando si tratta di libri, ma in questo caso due parole mi sembrano necessarie.

Il traduttore ha deciso di rendere l’originale “Dragon’s green” con “Il drago verde”, che a una prima osservazione potrebbe anche essere una scelta sensata. Peccato che il Dragon’s green in questione non sia un drago in carne e ossa, ma il titolo di un libro. Un libro molto importante nell’economia della storia – potremmo anche dire fondamentale!

Il libro in questione compare non tradotto nella versione italiana, e allora io mi chiedo: perché non lasciarlo anche nel titolo del romanzo? Perché tradurlo con una formula che fa perdere l’intero riferimento al volume che Effie, la protagonista, riceve in eredità dal nonno?

Dettagli linguistici a parte, ho trovato “Il drago verde” molto più avvincente e ben scritto di quanto mi sarei potuta immaginare. Lo ammetto: sarà stata la copertina oppure il titolo, ma partivo piuttosto prevenuta verso questo libro…

Invece Scarlett Thomas si dimostra davvero maestra nell’arte di unire in una storia coerente tanti spunti narrativi diversi. C’è spazio per il fantasy puro, con il mondo parallelo dell’Altrove accessibile solo ad alcune persone iniziate ai segreti della magia, ma anche per la storia d’amicizia “dei nostri giorni”, per qualche spunto da saga familiare, per il mistery.

Il nemico contro cui Effie deve battersi, la misteriosa Diberi da cui il nonno l’ha messa in guardia, che distrugge i libri su cui mette le mani e pianifica cose ancora peggiori, mi ha fatto pensare ai grigi individui di “Momo” di Michael Ende. Si tratta di un gruppo di nemici credibili, spaventosi quanto basta, consistenti.

Da amante dei libri ho adorato l’incursione di Effie nel libro “Dragon’s green” – sorpresa! -, il suo scontro con il drago che mangia principesse che ha davvero la consistenza della fiaba. Come dicevo, ci sono tanti piani ne “Il drago verde”. Ognuno ha una buona dose di magia e mistero, è intrigante e ricco di sorprese.

La protagonista Effie Truelove è il filo conduttore che li unisce tutti. E nonostante la giovane età – ha solo 11 anni! – stare al suo fianco è un piacere, perché affronta i problemi con coraggio, ha già vissuto la sua buone dose di drammi e le cose per lei non sono facili. Soprattutto, Effie non è mai banale. Così come non lo sono i suoi quattro amici Neofiti.

Un fantasy ben scritto e ben strutturato, insomma, che si legge d’un fiato e fa venire voglia di passare subito al capitolo secondo della serie per sapere come prosegue la storia. Titolo sbagliato a parte, “Il drago verde” è una chicca da non perdere.

 

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