“Il Miracolo”: su Sky Atlantic debutta la serie evento di Niccolò Ammaniti

Otto episodi, musiche che spaziano dal pop al canto armonico, uno stile dal sapore internazionale

Una serie di Niccolò Ammaniti. Con Guido Caprino, Elena Lietti, Lorenza Indovina,  Sergio Albelli, Alba Rohrwacher, Tommaso Ragno. 8 episodi

 

Uno degli scrittori italiani più tradotti al mondo, dopo sette romanzi, cinque dei quali diventati film, Niccolò Ammaniti ha deciso di fare il salto di qualità e cimentarsi con la sceneggiatura e la regia di una serie tv.

Debutta oggi, 8 maggio, su Sky Atlantic e Sky Cinema Uno, “Il miracolo”, otto episodi per una storia unica che nasce da un interrogativo: cosa accadrebbe alle nostre vite se ci trovassimo di fronte a un evento inspiegabile, un vero e proprio miracolo?

L’Italia è alla vigilia del referendum che può portarla fuori dall’Europa. In otto giorni quattro personaggi si trovano a contatto direttamente o indirettamente con l’evento più grande della loro vita, un evento che avrebbe il potere di cambiare il mondo e che cambierà per sempre loro: una statua di plastica della Madonna che piange sangue, ritrovata durante un’operazione di polizia.

Alba Rohrwacher in una scena della serie. Foto Antonello&Montesi

“L’idea era partire da un fatto miracoloso, qualcosa di inspiegabile – ha raccontato il regista alla presentazione romana della serie, – una Maddonnina di 2 kg e mezzo che produce 90 litri di sangue al giorno chiaramente lo è. Non volevo entrare in merito al rapporto tra fede e uomo, ma come faccio nei libri, esplorare le reazioni dei personaggi: uno scienziato, un uomo di chiesa, un politico. Quando un oggetto produce domande nei personaggi allora sto andando nella giusta direzione”.

“Il miracolo” – di chi abbiamo potuto vedere le prime due puntate in esclusiva – unisce diversi elementi con un respiro fortemente internazionale nei colori e nella messa in scena, senza però mai dimenticare la società, la nostra.

Guido Caprino in una scena della serie. Foto Antonello&Montesi

Una Roma cupa, buia, quasi sull’orlo dell’apocalisse, fa da sfondo alle vicende di personaggi soli e travagliati che lottano alla ricerca del bene, proprio o altrui, e invocano un senso che però, il miracolo, non sembra portare con sé.

Le musiche originali del messicano Murcof si fondono con le canzoni pop di Jimmy Fontana, Umberto Tozzi, ma anche con il canto armonico, una forma di preghiera di origine tuvana e mongola dove la voce viene usata per stabilire un contatto con gli spiriti.

Stando ai primi due episodi, uno degli elementi positivi del “Miracolo” è mostrare come la ricerca di senso non si risolva tanto nel risultato, quanto nel percorso stesso. Così, una Madonna che lacrima sangue è solo il punto di partenza per una serie fortemente terrena e umana che racconta, prima di tutto, travagli e tribolazioni che possiamo sentire vicini

 

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Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

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