Il ritorno di Kurt Cobain: un album inedito racconta l’uomo oltre l’artista

di Massimiliano Antonio Primi

 

Ci sono icone del cinema e della musica che anche dopo essere uscite di scena continuano a far parlare di sé, e a ispirare registi, artisti, appassionati in giro per il mondo. Pensiamo a Merylin Monroe e James Dean. Pensiamo a Jimmy Endrix ed Elvis Preasley. Pensiamo a Kurt Cobain.

Come riportato dalla prestigiosa rivista musicale statunitense Billboard, a inizio novembre uscirà uno speciale album inedito dello storico leader dei Nirvana, in contemporanea con la pubblicazione del docu-film “Montage of Heck” diretto dal regista Brett Morgen.

Dopo il grande successo che la pellicola ha riscosso nelle sale di tutto il mondo, sta per arrivare un altro significativo tributo a uno dei volti più rappresentativi della X-Generation. “Sarà qualcosa di sorprendente”, ha dichiarato lo stesso Morgen, che sta curando la produzione del lavoro.

A rendere unico l’album, che doveva in origine uscire in estate, è senza dubbio la qualità dei contenuti, raccolti dal regista con la collaborazione degli amici di Cobain e della sua famiglia, in particolare della figlia Frances Bean. Per realizzarlo sono state utilizzate un centinaio di musicassette, registrate dal musicista di Aberdeen in privato, pari a oltre duecento ore di montaggi musicali e canzoni inedite e anche diversi sketch utilizzati solo parzialmente nella pellicola.

“Quest’opera propone di Kurt un ritratto più rivelatore di quanto si potrebbe immaginare” sostiene ancora Morgen, aggiungendo che “ascoltandola si riesce ad avere un’idea di quanto lui fosse felice”. L’album, infatti, non ha nulla a che vedere con le tematiche e lo stile tipico dei Nirvana, ma offre un estratto di “Kurt con la sua chitarra”, dove è possibile apprezzare anche alcuni testi giocosi che lasciano trasparire il suo sorriso e il suo calore. Insomma, una visione alternativa e senz’altro affascinante di una delle icone più significative del mondo della musica, ma anche “uno sguardo approfondito sulla vita di Kurt come musicista e come uomo”.

Ai produttori toccherà il delicato compito di assegnare un titolo non soltanto all’album, ma anche alle tracce inserite: la maggior parte dei contenuti scelti, infatti, è ‘untitled’. Probabilmente Cobain non li aveva pensati come prodotti da piazzare sul mercato, ma come puro diletto e sfogo di fantasia. Sarà interessante vedere come si muoveranno gli addetti ai lavori in questo senso, e soprattutto verificare l’impatto dell’album sugli innumerevoli fan dell’artista, scomparso il 5 aprile 1994.

A ventuno anni dalla morte, il mito e la musica di Kurt Cobain sono tutt’altro che tramontati, e oggi anche i più giovani contribuiscono a tenerlo in vita, utilizzando magari i Social Network, dove non è raro imbattersi in contenuti di vario genere a lui dedicati. “Sarà come fare un giro con Kurt in una giornata d’estate a Olympia, Washington, mentre suonano i violini”, ha promesso Morgen. Se queste sono le premesse non possiamo che aspettarci un prodotto musicale – ma anche culturale – davvero unico nel suo genere, un vero e proprio tributo, imperdibile per tutti gli appassionati di musica.


 

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