Il romanzo non è opera sua, Zoella prende una pausa dal web

Zoe Sugg, in arte Zoella, fashion blogger e video blogger inglese conosciutissima on-line (su Youtube la seguono in 6 milioni, su Twitter in 2 milioni e mezzo) si prende una pausa dal web.

È stata lei stessa ad annunciarlo, naturalmente con un tweet: “Mi sto prendendo qualche giorno di pausa da internet perché mi sta annebbiando la testa. Grazie per la comprensione”.

La ragione di questo allontanamento, che possiamo supporre sarà solo temporaneo, va ricercato in quanto successo negli ultimi giorni.

Zoella, nonostante il successo nel campo della moda, ha deciso di tentare altre strade, scrivendo un libro tutto suo. Effettivamente il successo c’è stato. “Girl Online”, questo il titolo del romanzo young adult, ha fatto guadagnare all’autrice il titolo di miglior debuttante della storia, con le vendite che nella prima settimana hanno superato quelle di mostri sacri del calibro di Dan Brown, JK Rowling e EL James. 78.109, questo il numero delle copie vendute nei sette giorni iniziali.

L’uscita del libro è stata però accompagnata da voci sempre più insistenti sull’esistenza di un ghostwriter, vero autore del romanzo. Dopo tanti rumors e articoli sul web è arrivata la conferma della casa editrice inglese Penguin: Zoella non ha scritto “Girl Online” da sola.

La 24enne inglese ha ammesso poi che la storia e i personaggi sono farina del suo sacco, ma non tutto il resto. E dopo questa dichiarazione si è scatenato il pandemonio, con utenti da ogni parte del mondo che hanno lasciato commenti, post e tweet dando sfogo a tutta la propria indignazione e delusione.

È uno scandalo fatto e finito, non possiamo negarlo. Riuscirà Zoella a riacquistare credibilità, quella credibilità che nel mondo dei blogger e dei vlogger è così importante? Ma la domanda che non possiamo non farci è un’altra: visto il suo successo sul web, c’era davvero bisogno di tentare questa nuova strada? O forse sarebbe stato meglio riconoscere i propri limiti e accontentarsi della già grande notorietà?

Ai posteri… pardon, ai follower l’ardua sentenza.


 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version