Intervista a Sara Beltrame, ideatrice della piattaforma I Biscotti

Bambini e ragazzi ci mettono... la voce! in audio recensioni brevi e internazionali dei loro libri preferiti

Audio-recensioni brevi, di un minuto, registrate tramite smartphone. Bambini e bambine protagonisti attraverso la voce, senza immagini né video. Una piattaforma che si promette di diffondere la passione per i libri tra i giovani.

I Biscotti puntano sull’internazionalità – tutti i contributi audio sono in lingua madre, non tradotti – e la semplicità – per adesso gli audio si registrano con il cellulare e si inviano tramite mail – per portare avanti la sua mission.

La mente dietro al progetto è quella di Sara Beltrame, trevigiana che oggi vive a Barcellona, dove lavora come giornalista e sceneggiatrice in ambito documentaristico. Diplomata alla Scuola Holden, ha pubblicato diversi romanzo oltre ad aver fondato e diretto il Creative Writing Department di Fabrica. I Biscotti riuniscono molte delle sue passioni.

Della piattaforma, di come è nata e si è sviluppata e di quali sono adesso i progetti per farla crescere, abbiamo parlato con Sara Beltrame nella nostra intervista.

 

Ciao Sara, è un piacere averti su Parole a Colori per parlare dei Biscotti. Partiamo dall’inizio: com’è nata l’idea?

Mi era stato proposto di curare un progetto editoriale online, dedicato a recensioni di libri per adulti. E invece io ho cambiato le carte in tavola, finendo per realizzarne uno per bambini. Sviluppando l’idea mi sono resa conto che non esistevano ancora piattaforme digitali dedicate alle recensioni di libri per bambini e ragazzi fatte proprio da bambini e ragazzi. E siccome ho anche una vera passione per i libri illustrati, ho deciso di lanciare I Biscotti.

Come si è sviluppato il progetto?

È iniziato in piccolo, con le recensioni dei figli di amici, ma grazie al passaparola ha contagiato un pubblico sempre più ampio, fino ad arrivare a scuole e case editrici. Ogni contributo è in lingua madre – pensa che ce n’è persino uno in russo! -, perché l’idea è quella di un progetto internazionale, aperto a tutti.

Perché pensi che sia utile, oggi, far postare audio-recensioni online ai bambini e ai ragazzi?

Penso sia un modo per dare voce ai più piccoli e ai giovani, per dare un’importanza a quello che pensano e permettere loro di condividerlo. Vedere i risultati è meraviglioso, in quanto la loro visione è diversa da quella degli adulti. E penso sia anche un mezzo per capirli di più, per capire cosa conta per loro.

Quello dei Biscotti, di fatto, è un dialogo che prende il là a partire dai libri, basato solamente sulle parole.

Esatto, e lo trovo importante. La seconda cosa che avevo ben chiara in testa era infatti che non ci fossero video o foto su questa piattaforma, che si utilizzasse solo la voce. A differenza di tanti social, qui non ci si espone come persone a 360°, dicendo chi siamo, da dove veniamo e via dicendo. Chi posta lo fa solamente usando il nome. Quello che conta è la sua voce, non la sua immagine.

Come sono stati i riscontri sino ad oggi?

Positivi, e ne sono entusiasta. Il limite è la diffusione del progetto, che basandosi solamente sui miei mezzi è piuttosto limitata. Per questo più se ne parla – sui quotidiani, sui blog, sui social – e più sono felice.

E quali sono i programmi che hai adesso per I Biscotti? Cosa dobbiamo aspettarci in futuro?

Per il futuro, c’è sicuramente la volontà di espandere il progetto, anche portando avanti le collaborazioni con le radio – al momento ne ho avviata una con Rai Radio3 e una con Radio Capodistria. Mi piacerebbe anche realizzare un’apposita app, dato che per adesso la procedura di registrazione e invio degli audio è molto semplice e basilare. In ogni caso, l’obiettivo principale è quello di far conoscere a più persone possibili il progetto.

 

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