“John Wick 4”: Keanu Reeves mattatore nel nuovo capitolo

Chad Stahelski torna dietro la macchina da presa, per un action riuscito ma prevedibile

Un film di Chad Stahelski. Con Keanu Reeves, Donnie Yen, Bill Skarsgård, Laurence Fishburne, Hiroyuki Sanada. Azione, thriller. USA 2023

John Wick è tornato. Rinfrancato nel corpo e in quel che resta dello spirito, il leggendario killer noto come Baba Yaga ha vissuto sotto protezione nel regno del Re della Bowery, aspettando di avere la sua vendetta. E l’occasione è arrivata: la Gran Tavola, all’unanimità, ha dato pieni poteri al Marchese de Gramont per riportare l’ordine nelle sue enclave, e questi come primo atto ha stabilito la destituzione di Winston e l’abbattimento del Continental. Inizia così l’ultimo periplo di Wick, lungo il quale incontrerà vecchi e nuovi nomi, come l’assassino cieco Caine, la Ruska Roma, Shimizu il direttore del Continental di Osaka, il Reggente e altri più o meno letali amici-nemici.

 

Quarto capitolo della saga cinematografica con protagonista Keanu Reeves, “John Wick 4” si ricollega direttamente al capitolo precedente, “Parabellum”, uscito nel 2019.

Scampato miracolosamente alla morte, John vuole chiudere i conti con la Gran Tavola, che gli ha voltato le spalle, e ottenere così la sua libertà. L’organizzazione, però, che non perdona e non dimentica, fa entrare in azione il temibile Marchese de Gramont (Bill Skarsgard).

“John Wick 4” non delude sul piano dell’azione e riprende molti degli elementi che hanno reso celebre il franchise. Il Wickworld è stato costruito con abilità intorno alle connessioni tra il mondo sotterraneo degli assassini e gli oscuri padroni che li spingono all’azione. Il fatto che il mondo criminale e quello reale siano sempre mantenuti separati è uno dei punti di forza della storia.

Se le premesse e quanto è stato costruito in questi dieci anni viene rispettato, di originale nella pellicola di Chad Stahelski, che tra parentesi è anche troppo lunga, c’è ben poco. L’universo di John Wick si autoalimenta ma forse, di quando in quando, variare un po’ il canovaccio di base sarebbe positivo. 

Keanu Reeves spara, combatte, si difende e compie mirabolanti evoluzioni; mantiene alto con la sua sola presenza il fascino di questo personaggio ombroso e profondo e si conferma motore della saga. Sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più? Sicuramente.

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Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

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