“L’ultima notte di Amore”: un noir d’azione ben costruito e interpretato

Pierfrancesco Favino a suo agio nel ruolo del poliziotto pronto al ritiro che rischia tutto

Un film di Andrea Di Stefano. Con Pierfrancesco Favino, Linda Caridi, Antonio Gerardi, Francesco Di Leva, Martin Francisco Montero Baez. Thriller, 120′. Italia 2023

Franco Amore è un poliziotto all’ultimo giorno di lavoro dopo trent’anni di integerrimo servizio nelle forze dell’ordine. Ha già anche a lungo meditato il discorso d’addio in cui ricorda di non avere mai sparato a nessuno anche se gli incarichi pericolosi non gli sono mancati. La sua nuova moglie, la figlia che studia all’estero e gli amici hanno organizzato una festa a sorpresa per lui quando, all’improvviso, viene richiamato in servizio perché è accaduto un fatto grave.

 

Un film che richiama la cinematografia anni ’70, tutto girato in pellicola”, dice il regista e sceneggiatore Andrea Di Stefano de “L’ultima notte di Amore”, il noir-poliziesco con protagonista Pierfrancesco Favino, presentato alla Berlinale e in uscita in sala il 9 marzo con Vision Distribution.

Il film racconta la storia di Franco Amore (Favino), poliziotto che, dopo oltre trent’anni di servizio, alla vigilia del ritiro, cede alla tentazione di un lavoretto extra assai redditizio. Uomo integro e professionale, sembra non rendersi conto del rischio che corre nel compiere quella missione fuori dal suo ordinario.

Favino interpreta con intensità e convinzione il ruolo, al fianco di un’ottima Linda Caridi, in un racconto che avvince soprattutto per la cura, piuttosto rara nel cinema italiano, dedicata alla realizzazioni delle scene d’azione e di una fotografia aderente alla storia e allo stato d’animo dei personaggi.

Se invece dobbiamo trovare un difetto al film, è la caratterizzazione di orientali e calabresi, a tratti caricaturale e stereotipata. Ma in ogni caso Di Stefano riesce a realizzare un noir credibile, e viste le insidie del genere non era un compito scontato. 

Previous article“Django”: 3 motivi per guardare la serie western su Sky Atlantic
Next article“The Good Mothers”: l’inferno della mafia raccontato dalle donne
Vania Amitrano
Laureata in lettere. Giornalista appassionata di arte, letteratura e soprattutto cinema.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here