“La cena perfetta”: una brillante commedia romantica tra i fornelli

Salvatore Esposito e Greta Scarano affiatati e naturali nell'opera prima di Davide Minnella

Un film di Davide Minnella. Con Greta Scarano, Salvatore Esposito, Antonella Attili, Gianluca Colucci, Alberto Basaluzzo. Commedia. Italia 2022

Carmine Giordano è cresciuto a Napoli all’ombra del boss della camorra Pasquale Rizzuto detto “Scimitarra”. Il padre di Carmine ha salvato la vita a Scimitarra, e questo è valsa al figlio una protezione costante anche se Carmine è “troppo buono e non ce la può fare” a condurre una vita nel crimine. Dunque il boss lo spedisce a Roma e gli affida la gestione di un ristorante che servirà a riciclare il denaro sporco della camorra. Il ristorante serve solo cibo scongelato e non si cura di fare bene il suo lavoro. Ma Carmine incontra Consuelo, una giovane chef di origine argentina che punta ad ottenere una stella Michelin, e le consegna lo scettro della cucina del ristorante. Lei è bravissima, ma per rientrare nelle spese di un ristorante di lusso ci vogliono tempo e molto, molto denaro: dunque sarà assai difficile per Carmine smarcarsi dalla continua sudditanza con Scimitarra.

 

Ci sono poche certezze, nella nostra società instabile e volubile. Tra queste che gli chef sono talvolta prime donne al pari di qualunque divo cinematografico, che la ristorazione è uno dei settori dove non si smette mai di investire e che la malavita, per ripulire i soldi sporchi, ricorre proprio a bar e ristoranti.

Mettete insieme queste tre verità, aggiungendo una storia d’amore che sboccia, ed ecco servita la sceneggiatura di “La cena perfetta”. Stefano Sardo è stato ispirata per il suo script da un articolo di giornale, dove si parlava della chiusura di un noto locale per una storia di riciclaggio di denaro.

L’opera prima di Davide Minnella è una commedia romantica tra i fornelli con un’anima lievemente crime, almeno nel prologo, e note drammatiche. L’alternanza di generi è abbastanza armoniosa, e il film non perde mai la propria identità.

Lo spettatore si immerge dentro un racconto lineare, dove la cucina del ristorante “Il Picchio Blu” assurge al ruolo di Cupido per i due protagonisti, Carmine (Esposito) e Consuelo (Scarano), che non potrebbero essere più diversi.

Lui ama cucinare, è gentile e generalmente rifiuta la violenza, ma è anche il figlioccio di uno spietato capo clan partenopeo. Ritenuto un incapace, viene “esiliato” a Roma, con il compito di ripulire il denaro sporco dell’organizzazione, attraverso un ristorante appena acquisito.

Lei è una giovane e promettente chef dalla forte personalità. Le sue capacità manageriali, però, lasciano molto a desiderare, tanto che ha fatto fallire il suo locale a poco più di un anno dall’apertura. Ma Carmine resta colpito dalla sua verve, e decide di darle fiducia contravvenendo anche agli ordini del boss…

Negli ultimi anni le pellicole ambientate in cucina non sono mancante, sia a livello italiano che internazionale. Se da una parte “La cena perfetta” si inserisce abbastanza nel solco tracciato dai precedenti, dall’altro si nota lo sforzo di sceneggiatori e regista di rendere la storia credibile, avvincente ed emotivamente coinvolgente, grazie a qualche colpo di scena ben piazzato.

L’inedita coppia formato da Salvatore Esposito e Greta Scarano risulta nel complesso vincente. Soprattutto Esposito riesce, con bravura e non poca auto-ironia, a prendere le distanze dal personaggio di Gennaro Savastano, che gli ha regalato la popolarità, elaborando una versione altra del camorrista tipo, pronto anche a tradire per amore.

Greta Scarano conferma di essere un’attrice versatile, duttile, dotata di personalità e della necessaria durezza quando serve. Paradossalmente, è meno credibile nella parte più romantica, dove si avverte in lei una certa freddezza e distanza, soprattutto nel recitare le scene più hot.

“La cena perfetta” è un film sulle seconde possibilità e sulle scelte difficili che siamo chiamati a compiere, e anche sulla capacità del cibo di smuovere qualcosa dentro alle persone, anche le più pericolose. Un film nel complesso godibile e divertente, nonostante il finale piuttosto forzato e buonista.

 

Il biglietto da acquistare per “La cena perfetta” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

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