“La città di sabbia”: recensione del romanzo fantasy di Laini Taylor

Fazi editore, a dieci anni dalla prima uscita, riporta in libreria la trilogia della Chimera di Praga

Tanto tempo fa un angelo e un diavolo strinsero fra le mani un osso del desiderio. E il suo schianto spaccò il mondo in due.

Dopo aver viaggiato nello straordinario mondo di “La chimera di Praga” e aver scoperto i segreti di Karou, allieva di uno stregone e talentuosa disegnatrice, che si innamora del serafino Akiva, La città di sabbia è il secondo volume di questa grandiosa avventura, firmata da Laini Taylor, e riedita da Fazi in una nuova veste grafica a dieci anni dalla prima uscita.

La studentessa d’arte Karou ha finalmente le risposte che ha sempre cercato. Sa chi è e cosa è. Ma, insieme a questa scoperta, un’altra verità affiora in superficie, una realtà che la ragazza farebbe di tutto pur di ignorare: ha amato un ragazzo che le è nemico, lui l’ha tradita e per questo il suo mondo è sconvolto.

Ora, in una kasbah dimenticata nel deserto del Marocco, Karou e i suoi alleati si preparano a uno scontro definitivo contro l’armata dei serafini e sotto la luce delle stelle plasmano creature di potente forza distruttiva. Akiva, legato dall’appartenenza all’esercito degli angeli, ma gravato da un profondo conflitto interiore, inizia a progettare un altro tipo di battaglia: quella per il riscatto. Per la speranza.

Costellato da scene drammatiche e scenografie impossibili, “La città di sabbia” porta i due protagonisti sui fronti opposti di una guerra antichissima che ha acquistato nuovo vigore.

E ci dimostra come il fantasy possa produrre romanzi bellissimi, complessi, ricchi di mistero, spunti di riflessione, personaggi sfaccettati e realistici. Che sia tutt’altro che un genere “da ragazzini”, insomma (cosa che mi piace sottolineare sempre, nelle mie riflessioni, alla faccia di chi non riesce ad avere una visione più ampia della narrativa).

Se “La chimera di Praga” ha in un certo senso preparato il terreno, presentandoci i protagonisti, la loro storia pregressa, la terra di Eretz dove chimere e serafini si combattono da migliaia di anni, “La città di sabbia” entra nel vivo dell’azione.

Karou e Akiva si ritrovano ancora una volta su fronti opposti, e la loro storia d’amore contrastata, che ci ricorda Romeo e Giulietta, è dolorosamente realistica. E ci fa desiderare che le cose si mettano finalmente bene, per loro. Perché prima o dopo deve succedere, no? NO?

Coinvolgente e toccante, macabro e bellissimo, il secondo capitolo della trilogia amplia l’universo creato dalla Taylor. E lascia una serie di domande irrisolte per il terzo e ultimo romanzo, “Sogni di mostri e divinità” – prime fra tutti quelle che riguardano il popolo di origine della madre di Akiva, Festival, i misteriosi steliani, irraggiungibili, apparentemente, nelle loro Isole Lontane.

In appendice alla nuova edizione trovate anche un contenuto speciale, la novella autoconclusiva “Notte di marionette e torte”, che racconta il primo appuntamento di Mik e Zuzana, due dei personaggi più amati della trilogia.

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Roberta Turillazzi
Giornalista per passione e professione. Mamma e moglie giramondo. Senese doc, adesso vive a Londra, ma negli ultimi anni è passata per Torino, per la Bay area californiana, per Milano. Iscritta all'albo dei professionisti dal 1 aprile 2015, ama i libri, il cinema, l'arte e lo sport.

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