“La mia jungla”: dal 15 maggio il 2° episodio della serie su RaiPlay

Giovanni Scifoni interprete e protagonista dei 26 episodi che raccontano il presente della pandemia

Una serie di e con Giovanni Scifoni. 2020, Italia

 

Se, quando e con quali modalità ripartirà in futuro il sistema audiovisivo italiano? Il nuovo decreto legge indica il 15 giugno come giorno di riapertura di teatri e cinema, ma le regole stringenti per ciò che riguarda la partecipazione del pubblico pongono più di un problema.

Poco considerati da politici e governanti vari, gli artisti e gli addetti ai lavori del mondo dello spettacolo si interrogano su quello che li aspetta in questo nuovo mondo post-lockdown.

Intanto ci si arrangia, con conferenze stampa online, film distribuiti direttamente in home video sulle piattaforme digitali, nuovi progetti realizzati con i mezzi disponibili. È il caso di “La mia jungla”, serie scritta, diretta e interpretata da Giovanni Scifoni, disponibile in esclusiva dal 1 maggio su RaiPlay.

Il noto volto televisivo e teatrale, con la complicità della sua famiglia, racconta un mondo capovolto, assurdo e irresistibile, ma che contiene un messaggio profondo. Ventisei episodi da 4’ circa, che si concentrano su tematiche importanti e attuali, legate a una particolare ricorrenza o a un’urgenza della nostra contemporaneità. E il racconto ha preso il là nel periodo della quarantena, raccontando la convivenza forzata in famiglia.

Il vostro inviato, da vecchio e cinico teledipendente, era piuttosto scettico sulla bontà narrativa e artistica di questo progetto. Invece Scifoni ha dimostrato come un attore, anche con pochi mezzi a disposizione, possa realizzare un qualcosa di potente, divertente ed emotivamente coinvolgente.

Nel secondo episodio, “Figli a scarico”, disponibile dal 14 maggio, ci si interroga sulla gestione della prole nella cosiddetta “fase 2” – oppure adesso siamo passati alla 3? Oggi riaprono molte attività lavorative, si può uscire senza autocertificazione nella propria Regione. Ma come fare con i figli che non vanno a scuola? E che non vanno nemmeno a nuoto, calcio, musica, danza?

Tocca ai genitori escogitare un piano d’emergenza. I nonni sono troppo riluttanti, i sussidi rischiano di perdersi nella burocrazia. Forse la jungla è inevitabile! Ma è soltanto responsabilità dei genitori, che non rendono i figli abbastanza indipendenti oppure dipende anche dalla società? Chi ha il compito di far crescere la famiglia?

“La mia jungla” si candida come uno dei progetti più innovativi e gustosi della nuova fase televisiva su RaiPlay, offrendo nei tempi e nei modi giusti momenti di riflessione ma anche di divertimento. E dimostrando che, dopo tutto, l’italiano dallo spirito artistico può rispondere in modo positivo a qualsiasi situazione. Anche a una pandemia.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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