“La Rosalie”: una originale storia d’amore nella Francia del 1870

Il film di Stéphanie Di Giusto parla di accettazione, e della necessità di superare i pregiudizi

Un film di Stéphanie Di Giusto. Con Benoît Magimel, Nadia Tereszkiewicz, Guillaume Gouix, Benjamin Biolay, Gustave Kervern. Biopic. Francia, Belgio 2023

Rosalie è una giovane donna nella Francia del 1870 ma non è una giovane donna come le altre, nasconde un segreto: fin dalla nascita ha il viso e il corpo ricoperti di peli. È quella che viene definita una donna con la barba ma non ha mai voluto diventare un volgare fenomeno da luna park. Per paura di essere rifiutata, era sempre costretta a radersi. Fino al giorno in cui Abel, proprietario di un bar pieno di debiti, la sposa per la sua dote senza conoscere il suo segreto. Ma Rosalie vuole essere vista come una donna, nonostante la sua differenza, che non vuole più nascondere. Riuscirà Abel ad amarla quando scoprirà la verità?

 

Donna barbuta sempre piaciuta, si diceva una volta. Oggi, invece, uomini e donne sembrano aver ingaggiato una battaglia personale – e costosa! – senza esclusione esclusione di colpi contro i peli superflui. E la pelle liscia è il non plus ultra dell’erotismo.

L’aspetto estetico di una persona può eclissare la sua bellezza interiore? Nel 2023 vorremmo sperare di no – anche se ci sono dei dubbi – ma nel 1870 era tutta un’altra storia. D’altra parte, “all’epoca”, una donna superati i 25 anni veniva considerata vecchia e quindi poco adatta a ricoprire il ruolo di moglie…

“La Rosalie” di Stéphanie Di Giusto, presentato nella sezione Un certain regard del Festival di Cannes, accende i riflettori su tematiche discusse e controverse ancora ai giorni nostri. Lo fa con una storia toccante e ben costruita, impreziosita dalla performance della protagonista. 

Rosalie – un’ottima Nadia Tereszkiewicz – è una giovane donna di fine Ottocento che desidera avere figli, amare e farsi amare dal marito. Purtroppo fin da bambina una folta peluria le ha ricoperto il viso e il corpo, rappresentando un grosso problema ai suoi sogni di una vita “normale”.

Il padre, per riuscire a soddisfare il suo desiderio matrimoniale, ha ingannato il marito e pagato una ricca dote. I soldi e una depilazione, però, non possono durare. E il marito Abel (Magimel) si trova presto a chiedersi chi abbia sposato, uno scherzo della natura o solo la vittima di una natura beffarda?

“Rosalie” è una originale storia d’amore, condivisione e accettazione. Perché niente può frapporsi tra due persone innamorate… nemmeno i peli!

Previous article“The sweet east”: l’altra faccia, delirante, del sogno americano
Next article“The new boy”: Cate Blanchett suora rinnegata nel deserto australiano
Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here