La tradizione del tè: Cina e Regno Unito, due modi diversi per gustarlo

Dalla ritualità orientale, fatta di passaggi e ripetizioni, all'afternoon tea, tra porcellane e pasticcini

di Martina Buchetti

 

Verde, nero, aromatizzato alla frutta. Preparato in infusione oppure con la classica bustina. Servito con il limone o con il latte, in tazze piccole oppure delicate porcellane. Il è la seconda bevanda più consumata al mondo, seconda soltanto all’acqua, e ha fatto della varietà la sua fortuna.

Oggi esistono migliaia di negozi dedicati a questo prodotto, dove è possibile trovare ogni tipo di gusto – avete mai pensato, ad esempio, di bere un tè al cioccolato?

In alcuni Paesi del mondo, però, quella del tè è una tradizione che ha alle spalle una storia millenaria, fatta di rituali che non cambiano e vengono trasmessi di generazione in generazione. I primi che ci vengono in mente? Sicuramente Cina e Regno Unito.

 

CINA: L’ARTE RITUALE DEL TÈ

In Oriente, il tè è così importante da essere protagonista di cerimonie e riti dal sapore antico ma ancora praticati e apprezzati, anche dai moltissimi turisti che ogni anno visitano la Cina, il Giappone e gli altri Paesi orientali.

La cerimonia del tè prevede una procedura lunga e complessa. L’acqua deve essere travasata diverse volte tra teiera e tazzine, prima con lo scopo di sciacquare e riscaldare le tazzine, poi per togliere la polvere dalle foglie di tè, in ultimo per distribuire in modo uniforme l’infuso tra i commensali. I vari passaggi possono essere ripetuti più volte, in base alla qualità del tè.

A dirigere le operazioni può essere un maestro di cerimonia, e l’infuso può essere accompagnato da qualcosa da mangiare, ad esempio dolcetti di pasta di fagioli dolci.

In Cina la sala da tè ha una funzione sociale che può essere paragonata a quella del bar italiano. Le persone si riuniscono non solo per consumare bevande, ma anche per parlare tra loro.

 

INGHILTERRA: IL TÈ DELLE CINQUE

Spostandosi nel Vecchio Continente, anche in Gran Bretagna il tè del pomeriggio (afternoon tea) è considerato parte della routine quotidiana, un momento di socializzazione.

Il tè – rigorosamente sfuso e non in bustina! – va servito in servizi di porcellana finissima, e a seconda che si tratti di Low tea oppure High tea è accompagnato da dolcetti e tartine oppure da un pasto vero e proprio che va a sostituire la cena.

La tradizione sembra risalire al 1800, in particolare alla settima Duchessa di Bedford, Anna, amica stretta della Regina Vittoria, che per superare il forte senso di fame che le rendeva difficile arrivare, dalla colazione, fino all’ora di cena chiese un giorno di consumare qualcosa di leggero poco prima delle 17.00, nello specifico tè e dolcetti.

L’esperienza fu così apprezzata che decise poi di ripeterla ogni giorno, invitando amici e conoscenti. Inizialmente rituale dedicato solo alle classi più abbienti, l’afternoon tea si è poi diffuso a tutti.

Cina e Regno Unito hanno la cultura del tè più radicata al mondo, ma oggi il consumo di questa bevanda si è diffuso un po’ ovunque. Sono quindi state costruite un gran numero di sale, alcune veramente spettacolari.

 

Previous articleI FANTASTICI 4 | I migliori film prodotti da Netflix dal 2011 a oggi
Next article“Goldstone – Dove i mondi si scontrano”: un noir australiano
Parole a Colori
Un portale d’informazione che si occupa di cultura e spettacolo a 360°, con un occhio di riguardo per il mondo dei libri e dell’editoria, per il cinema, la televisione, l’arte.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here