“La tristezza ha il sonno leggero”: una famiglia sull’orlo di una crisi di nervi

Il film d'esordio di Marco Mario De Notaris, disponibile su RaiPlay, è una commedia agrodolce

Un film di Marco Mario De Notaris. Con Stefania Sandrelli, Serena Rossi, Ciro Priello, Eugenia Costantini, Gina Amarante, Roberto Caccioppoli, Gioia Spaziani, Tonino Taiuti, Marzio Honorato.
Commedia, 95′. Italia 2021

Napoli, settembre 1989. Erri Gargiulo è un quarantenne che sogna di fare il fumettista ma, secondo sua moglie Matilde, fa “disegni di merda” e “non è un uomo” perché non riesce a metterla incinta. Matilde lo caccia di casa, dopo avergli sbattuto in faccia che lo tradisce con un altro. Erri viene raggiunto da Flor, figlia di suo padre e della sua seconda compagna, che vive in una comune e ha una concezione stravagante della vita, e incoraggia il fratellastro a voltare pagina. L’uomo fissa un incontro con una prostituta, ma alla viglia del suo appuntamento galante, Flor gli piomba in casa e annuncia che la madre di Erri ha riunito proprio lì la famiglia per dare a tutti un’importante notizia. Ed ecco arrivare l’intero clan famigliare che, oltre ad Erri e a Flor, comprende la “reggitora” Renata Ferrara, il suo secondo marito Mario e i loro due figli, uno dei quali con famiglia.

 

La caduta del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989, è una data impressa nella memoria collettiva oltre che nei libri di storia. Da quel momento ci si aspettava che il mondo sarebbe cambiato, sperabilmente in meglio. 

Con “La tristezza ha il sonno leggero”, opera prima di Marco Mario De Notaris, disponibile su RaiPlay, si torna indietro nel tempo a quella notte. Mentre a Berlino si stava facendo la storia, in un appartamento napoletano Erri Gargiulo, un quarantenne timido e senza ambizioni, decide di far crollare i suoi muri personali e di dare una svolta alla sua vita.

Questa commedia agrodolce mostra le relazioni e i rapporti familiari senza cadere mai nel retorico o nel melenso. Con ironia, malinconia e sagacia mette in scena la caduta dell’ipocrisia in una famiglia allargata, mettendo a nudo i vizi e le contraddizioni di ogni componente della stessa.

A differenza di altre pellicole del genere, qui l’implosione non si verifica durante una festa comandata, ma in contemporanea con un evento di portata mondiale. Una scelta creativa davvero felice, che permette di dare maggiore enfasi e significato a questa inaspettata reunion.

De Notaris, dall’alto del suo background teatrale, firma una pièce piuttosto che un film, ma il risultato non è statico o sovraccarico. La sceneggiatura esalta le doti interpretative e umane del cast. Un cast credibile, funzionale e coerente con i rispettivi personaggi. Un bell’esempio di recitazione corale. 

Con le dovute precauzioni, “La tristezza ha il sonno leggero” può essere paragonato al danese “Festen – Festa in famiglia” di Thomas Vinterberg. Se nel secondo la violenza sui minori tramuta una festa di matrimonio in una tragedia, nel primo l’impossibilità del protagonista di diventare padre fa emergere relazioni segrete, tradimenti, amori mai dichiarati e annunci di gravidanze.

Il film di De Notaris è un affresco sincero, pulito, a tratti quasi favolistico di una famiglia inserita in una società prossima alla rivoluzione sociale, economica e culturale. Il terremoto che si abbatte su Erri e sui suoi “cari”, parallelo a quello che sconvolse il mondo, permetterà ad ognuno di avere una seconda possibilità di essere felice.

“La tristezza ha il sonno leggero” è, insomma, una visione consigliata, perché tocca le giuste corde dell’emozione e del ricordo, suscitando anche un momento di malinconica riflessione personale.

 

Il biglietto da acquistare per “La tristezza ha il sonno leggero” è:
Nemmeno di pomeriggio. Omaggio. Di pomeriggio (con riserva). Ridotto. Sempre.

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