L’arte della recensione letteraria negativa: come stroncare con stile

Dieci regole da tenere a mente quando si deve scrivere un pezzo su un libro che non ci è piaciuto

Chiunque abbia cercato di farlo in modo serio e coscienzioso sa benissimo quanto possa essere difficile recensire un libro, soprattutto quando la nostra opinione su quello che abbiamo letto non è positiva.

Si deve dire quello che si pensa senza preoccuparsi dello stile o, al contrario, l’onestà non deve andare a discapito delle buone maniere? Quale linguaggio è meglio usare? E, non meno importante, si può sempre dire quello che si pensa?

Riprendendo un articolo dell’Huffington Post, ecco un decalogo di regole e consigli da tenere sempre presenti se volete essere dei recensori doc.

 

1. Se dovete scrivere una recensione critica su un autore di spicco della letteratura non vi fate prendere dal panico. Può sembrarvi un’impresa, ma visto l’argomento, se vi impegnerete al massimo e farete un buon lavoro, è possibile che siano in tanti a leggere le vostre parole. Potreste diventare relativamente famosi. Ma non fateci troppo l’abitudine, perché per chi recensisce libri non è molto consueto essere al centro dell’attenzione.

2. Assicuratevi di non stroncare brutalmente autori che potrebbero causarvi grossi problemi, specialmente quelli che fanno parte del vostro universo lavorativo. Andrete quasi sempre sul sicuro recensendo scrittori famosi e lontani nello spazio, oppure autori morti.

3. In tutti gli altri casi, sforzatevi di scrivere almeno una cosa positiva sul libro che avete letto, anche se questo vi richiederà uno sforzo non da poco. Il mondo delle lettere è davvero piccolo, e potreste trovarvi in futuro a fare i conti con quello che avete scritto.

4. Non sentitevi in colpa, poi, se avete scritto questa piccola nota positiva su un libro che, di fondo, non vi è piaciuto. Serve una certa tecnica anche per compiere queste acrobazie.

5. Siate consapevoli del fatto che, se scrivete per un giornale, una rivista o un sito di rilievo, qualsiasi critica abbiate mosso a un libro o a un autore vi verrà in un certo senso rinfacciata. Siate pronti a ricevere e-mail, tweet o quant’altro non sempre scritti in tono conciliante. Queste critiche possono arrivare dall’autore, dagli amici dell’autore, dal pubblico o, peggio, dal vostro editore – che potrebbe farvi delle pressioni oppure stroncare il vostro lavoro.

6. Questo genere di pressione, purtroppo, nell’ambiente è del tutto normale. Fatevene una ragione. Anche i migliori recensori hanno scritto almeno una volta un commento positivo su un libro che avevano trovato pessimo, oppure una recensione neutra sul romanzo di un amico. Sono cose che capitano. Ogni volta che dovete criticare un libro pensate che non è una questione personale, che l’accanimento non è mai molto produttivo e che, come abbiamo detto sopra, cercare di vedere almeno un lato positivo in un romanzo è un esercizio che aiuta a migliorarsi.

7. Domandatevi sempre perché (e per chi) state scrivendo quella recensione. Se si tratta di lavoro destreggiarsi tra onestà e tatto è un elemento importante. Ma se scrivete di libri perché vi piace leggere, e soprattutto lo fate sul vostro blog, perché mai non dovreste essere onesti?

8. Tenetevi aggiornati su quello che succede intorno a voi. Ultimamente sono nate molte discussioni sulle recensioni letterarie. È un genere che sta morendo? Ha ancora senso scrivere critiche dei libri come professione, quando tutti possono farlo e consigliare titoli sui social network o sui siti di e-commerce? È davvero così semplice arricchirsi nel settore?

9. Non dimenticate mai che, in un mondo come il nostro, l’arte e la letteratura sono due dei pochi modi che abbiamo per innalzarci, per migliorarci. I libri scritti bene sono importanti, così come lo sono le discussioni costruttive. Spesso, chi scrive recensioni poco argute sembra dimenticarsi che c’è molta differenza tra scrivere bene e avere qualcosa da dire. Non limitatevi a parlare di stile, ma chiedetevi se c’è un significato in un certo libro, una profondità. Insomma, scrivono in tanti, ma leggere proprio quel romanzo ha un senso?

10. Non vi fate corrompere. Cercate sempre di scrivere le cose più oneste che potete su quello che avete letto, nel modo meno arrogante possibile. Non è sempre possibile e non sempre si riesce a farlo, ma tentare è importante.

 

A voi la parola, amici lettori e scrittori. Vi è mai capitato di trovarvi in difficoltà dovendo scrivere una recensione critica? Avete mai subito pressioni da autori/editori, dopo aver ricevuto un libro in omaggio? Dite sempre e comunque quello che pensate o vi avvalete di qualche trucco, per cercare di non scontentare completamente nessuno? Aspettiamo con impazienza i vostri racconti da recensori.

 

Previous article“Nancy”: un thriller psicologico sorprendente per intensità e verità
Next article“Che fina ha fatto Bernadette?”: l’arte della fuga secondo Cate Blanchett
Parole a Colori
Un portale d’informazione che si occupa di cultura e spettacolo a 360°, con un occhio di riguardo per il mondo dei libri e dell’editoria, per il cinema, la televisione, l’arte.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here