Le 10 migliori serie del 2020 (da recuperare durante le feste)

Grandi interpreti e grandi registi; storie intriganti, capaci di tenere col fiato sospeso

Il 2020 sarà sicuramente ricordato come un anno particolarmente nefasto – d’altra parte, “anno bisesto…” – tra crisi internazionali, pandemia, catastrofi naturali. Eppure questi dodici mesi ci hanno regalato anche qualche nota positiva… in streaming, ad esempio!

Vi sento già pronti a protestare. Ma come, non hai inserito nella top10 delle serie imperdibili la stagione conclusiva di “Bojack Horseman” o quella di “Dark”? E la quarta di “The Crown”? E la terza di “Ozark”?

Tranquilli, non sto per chiudere l’anno con una bella amnesia televisiva. Stavolta ho voluto restringere il campo e prendere in considerazione soltanto le novità, gli esordi assoluti nel mondo delle serie e delle miniserie. Da vedere assolutamente, magari nel periodo natalizio, se non lo avere fatto prima. 

 

1. NORMAL PEOPLE (STARZ)

COSA CI PIACE: Ci ricorda i nostri primi amori e in un certo senso è rassicurante. Per quanto il 2020 sia stato drammatico, torneremo in futuro ad abbracciarci. 

Una miniserie in dodici episodi da mezz’ora ciascuno che scalda il cuore, e fa sognare. Al centro del racconto, tratto dal romanzo omonimo di Sally Rooney, la tenera storia d’amore, fatta di alti e bassi, tra Connell (Paul Mescal) e Marianne (Daisy Edgar-Johnson).

 

2. LA REGINA DEGLI SCACCHI (Netflix)

COSA CI PIACE: Ana Taylor-Johnson e i suoi ipnotici occhioni. Il fatto che la storia elogi la competizione ma anche la follia. 

Figura in praticamente tutte le classifiche dei “best of” seriali del 2020, ma non potevamo non includerla a nostra volta. “La regina degli scacchi” è un inno al gioco, alla competizione ma anche alla follia. La protagonista, Beth Harmor, è prodigiosa ma lotta anche contro la dipendenza da psicofarmaci e alcool. Anche in questo caso, la serie in dieci episodi è tratta dal romanzo omonimo del 1983 di Walter Tevis, 

 

3. WE ARE WHO WE ARE (HBO/Sky)

COSA CI PIACE: Luca Guadagnino alla prova della serialità. L’ambientazione italiana e le suggestioni a stelle e strisce. 

Luca Guadagnino si dà alla serialità, affiancato da HBO e Sky, e dipinge il ritratto di un gruppo di teenager che cresce in una bolla particolare, una base militare statunitense a Chioggia, nel 2016. Una bolla spazio-temporale collocata geograficamente in Italia ma che parla la lingua dell’America che attende le elezioni presidenziali (che vedranno vincitore Trump). Oltre al cast principale, di grande valore, ci sono diversi cameo di volti noti (ad esempio Timothée Chalamet).

 

4. THE UNDOING (HBO/Sky)

COSA CI PIACE: Il cast internazionale, a cui si aggiunge la nostra Matilde De Angelis. La storia intrigante. 

Nel nostro Paese questa miniserie in sei puntate – che nel Regno Unito ha riscosso più successo di “Game of Thrones”, per dire – debutterà su Sky Atlantic. Nel cast pezzi da novanta come Nicole Kidman, Hugh Grant e Donald Sutherland e anche la nostra Matilda De Angelis. Un avvincente thriller psicologico che ruota intorno al tema scottante e sempre attuale della verità. Le bugie possono rovinare una famiglia? Lo scopriremo a partire dall’8 gennaio

 

5. LITTLE FIRES EVERYWHERE (Prime Video)

COSA CI PIACE: Il fatto che sia scritta, diretta e interpretata da donne. E che non sia solo un affresco della maternità ma anche una serie “impegnata”. 

Dal bestseller omonimo di Celeste Ng del 2017, una miniserie in otto puntate ambientata a Shaker Heights, un sobborgo di Cleveland, alla fine degli anni ’90. Reese Witherspoon e Kerry Washington sono le protagoniste, e interpretano due madri di diversa estrazione socioeconomica, la prima ricca, privilegiata e sempre perfetta, la seconda artista squattrinata sempre in fuga da una città all’altra. Impossibile per loro, visto il carattere e il modo di intendere la vita e la maternità, non entrare in rotta di collisione. Disponibile su Prime Video.

 

6. UNORTHODOX (Netflix)

COSA CI PIACE: Il focus su una comunità chiusa e “aliena”, per un occidentale, come quella ebraica chassidica. 

Una delle serie Netflix rivelazione del 2020. Quattro puntate per raccontare la storia di Etsy, che scappa dal quartiere di Williamsburg, a New York, e dalla sua famiglia ultra-ortodossa, per rifugiarsi a Berlino. Qui cercherà la madre, che prima di lei aveva lasciato la comunità, e troverà se stessa.

 

7. TIGER KING (Netflix)

COSA CI PIACE: I protagonisti, sopra le righe e spiantati quanto basta ma assolutamente realistici. 

Perché mai una docu-serie sulle tigri dovrebbe conquistare il pubblico, tanto da diventare una dei titoli di punta di Netflix di quest’anno? Me lo sono chiesta quando ho iniziato a vederla, e subito l’ho capito! Tra crude verità e intrighi inquietanti, le sette puntate raccontano il mondo degli zoo privati negli Stati Uniti, poco conosciuto dalle nostre parti e assolutamente affascinante. 

 

8. HIGH FIDELITY (Hulu)

COSA CI PIACE: La protagonista, irriverente ma capace di portare il pubblico a empatizzare con lei.

Zoe Kravitz – la figlia di Lenny Kravitz, che interpreterà anche la nuova Catwoman per la Dc – non è mai stata così irriverente! Eppure, interpretando una ragazza appassionata di vintage e vinili, racconta in modo sincero e realistico le sue esperienze amorose, soprattutto quelle disastrose, e così facendo parla a tutti noi. La sua performance è entusiasmante; la serie di per sé ricorda “Girls” della geniale Lena Dunham e “Fleabag” di Phoebe Waller Bridge.

 

9. IN DIFESA DI JACOB (AppleTV+)

COSA CI PIACE: La capacità della miniserie di tenerci col fiato sospeso fino all’ultima scena.

Miniserie in otto puntate tratta dall’omonimo romanzo di William Landay, ha come protagonisti Chris Evans e Michelle Dockery. Andy Barber (Evans) è assistente procuratore distrettuale in una cittadina del Massachusetts. Quando nella scuola del figlio Jacob, di 14 anni, viene commesso un omicidio, i sospetti si concentrano proprio sul ragazzo. Andy farà di tutto per difenderlo, ma i dubbi, poco a poco, si faranno strada anche dentro la sua famiglia… Un dramma familiare e giudiziario che tiene il pubblico col fiato sospeso fino all’ultimo. 

 

10. I MAY DESTROY YOU (HBO)

COSA CI PIACE: Il fatto che affronti con stile ma senza banalità una tematica controversa e delicata come la violenza sessuale. E che questa sia lo spunto di partenza per costruire poi una bella storia, non solo il punto d’arrivo. 

Una serie che unisce commedia, giallo e risvolti inquietanti, capace di trasformarsi in corsa e regalare svolte inaspettate. Arabella è una star di Twitter afroinglese divenuta scrittrice. A notte fonda, dopo aver provato a spremersi le meningi per riempire i fogli bianchi del nuovo romanzo che deve consegnare al suo editore, esce a bere con degli amici, e viene stuprata. Questo fatto dà il là da una parte alle indagini della protagonista, che non ricorda nulla di quanto è successo, ma diventa anche la lente attraverso cui raccontare le relazioni sentimentali, sessuali, professionali dei diversi personaggi. Che inizialmente sembrano ingenui ma via via mostrano tutta la loro ambiguità… La serie in dodici episodi è scritta, diretta e interpretata da Michaela Coel.

 

Sono sincera, scegliere solo 10 titoli non è stato affatto facile. Quindi, almeno dal punto di vista “seriale”, possiamo dire che il 2020 è stato un anno interessante. Ma non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il 2021

Intanto fateci sapere quali sono le vostre serie top del 2020. 

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Sofia Peroni
Classe 1996, marchigiana d’origine, studia comunicazione a Roma e ha trovato il modo di coniugare la passione per il cinema e quella per la scrittura... Come? Scrivendo sul e per il cinema dal 2015. Ha all'attivo diverse esperienze sul set, con registi del calibro di Matteo Garrone, e sogna un giorno di veder realizzato il suo film.

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