“Le grida del silenzio”: un film sui giovani che occhieggia all’horror

Sasha Alessandra Carlesi regista, sceneggiatrice e interprete per un progetto coraggioso

di Ambra Azzoli

 

Un film di Sasha Alessandra Carlesi. Con Alice Bellagamba, Luca Avallone, Manuela Zero, Roberto Calabrese, Martina Carletti. Thriller, 90′. Italia, 2017

Sette ragazzi che hanno in comune la frequentazione di un centro sportivo decidono di campeggiare insieme nel bel mezzo di in un bosco. Desirèe e Sophie sono una coppia gay: la prima pragmatica e concreta, la seconda un po’ oca e molto fragile. Manuel e Alice sono fidanzati e hanno in comune l’attrazione per tutto ciò che è spirituale. Daniel è un donnaiolo che ha deciso di sedurre la bella sudamericana Kathrina proprio nel corso di quella gita, incurante del fidanzato geloso e violento di lei. Luca, infine, insegnante di tennis, è un solitario che cerca di lasciarsi alle spalle un cuore spezzato. Tutti e sette frequentano la Roma bene e sono abituati a indossare una maschera sociale che non sempre corrisponde alla loro vera indole. Ma una volta entrati nel bosco, come succede nelle favole, il loro destino cambierà e i sette dovranno venire a patti con i loro fantasmi.

 

Attrice, produttrice, sceneggiatrice e regista toscana, Sasha Alessandra Carlesi porta nelle sale cinematografiche “Le grida del silenzio”, un’opera nata con l’esigenza di riempire, o meglio, usando le sue parole, “vomitare su un pezzo di carta bianca quei silenzi trattenuti in fondo all’anima”.

I sette protagonisti – Desirèe, Luca, Sophie, Daniel, Alice, Manuel e Kathrina – incarnano più o meno tutta la gamma delle emozioni umane. Ognuno ha la propria personalità, la propria storia da raccontare: dalla strana Alice, appassionata di energie naturali, una sorta di sciamano, al fidanzato Manuel, ex boy scout un pò nerd.

Il gruppo decide di passare un weekend lontano dalla routine, campeggiando nel bosco. Ma qualcosa di inaspettato cambierà le carte in tavola, portando tutti a confrontarsi con i propri demoni e fantasmi.

La scelta di far virare la commedia verso il genere horror poteva essere interessante. Peccato che l’atmosfera “da brivido” venga creata solo dalla colonna sonora, che assume un ruolo un po’ troppo importante – quasi volesse ricordarci che no, non stiamo guardando solo l’ennesimo film sui giovani di oggi.

I personaggi interagiscono tra loro in modo davvero troppo superficiale – anche volendo pensare che la cosa sia voluta. Il film passa tutto tra effusioni delle coppie, battibecchi e scene che, più che originali, sembrano parodiche. Peccato.

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