Un film di Robert Zemeckis. Con Anne Hathaway, Octavia Spencer, Codie-Lei Eastick, Jahzir Bruno,
Joseph Zinyemba. Avventura, commedia. USA 2020

Rimasto orfano dopo un incidente, un bambino di otto anni va a vivere a Demopolis, in Alabama, con la nonna. È il 1967, per gli afroamericani la vita non è semplice, ma per nonna e nipote il pericolo viene soprattutto dalla scoperta che le streghe – creature malvagie e orribili che odiano i bambini sopra ogni cosa – sono tornate. Convinti di sfuggire alla persecuzione, si rifugiano in un hotel di lusso dove lavora un loro cugino, senza sapere, però, che proprio in quel luogo sfarzoso si terrà l’annuale raduno delle streghe. E che la tremenda Strega suprema ha intenzione di trasformare tutti i bambini del mondo in topi.

 

Adattamento dell’omonimo racconto di Roald Dahl del 1983 e remake del film del 1990 di Nicholas Roeg, “Le streghe” si svolge principalmente in flashback, tra il 1967 e il 1968, a partire da un incidente che uccide i genitori del protagonista, Bruno Jenkins (Eastick), portandolo a vivere con la nonna (Spencer).

Lavorando su una sceneggiatura scritta con Kenya Barris e Guillermo del Toro, Robert Zemeckis crea sin da subito un ambiente vivace, colorato, visivamente brioso, di cui i due protagonisti, nonna e nipote, sono il centro. Questo mondo viene in qualche modo stravolto dall’arrivo delle streghe, che vogliono trasformare in topi tutti i bambini.

Il ruolo della Strega suprema, che fu di Anjelica Huston, è di Anne Hathaway che risulta superlativa, divertente e anche mostruosa grazie agli impeccabili effetti speciali. La scena in cui si rivela durante il congresso annuale delle streghe, mostrando la sua vera natura, è a mio avviso la parte migliore del film. Il resto, nonostante il design, non aggiunge niente alla versione del 1990.

Nonostante il tentativo di toccare il cuore del pubblico, come già accaduto con altri remake, “Le streghe” non fa abbastanza per giustificare la sua esistenza. È pensato principalmente per un pubblico giovane, ed è questo il suo limite più grande! Il racconto di Roald Dahl viene infatti reso con un linguaggio cinematografico troppo semplicistico, a tratti persino banale.

Alla fine della visione quello che resta è il personaggio della strega protagonista (eccentrica e dall’accento irresistibile), un cast che evidentemente si diverte a far divertire (olte alla Hathaway, bene anche Octavia Spencer e Stanley Tucci) e la sensazione di aver perso l’ennesima occasione di superare un precedente.

“Le streghe”, dopo essere stato presentato ad Alice nella città, è disponibile dal 28 ottobre per il noleggio e l’acquisto su Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

 

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Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

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