Lettera di Roald Dahl diventa virale su Twitter trentacinque anni dopo

Una lettere scritta nel 1980, oltre trent’anni fa, diventa un tormentone sui Social Network. Tutto è possibile, quando a firmare la missiva è uno scrittore del calibro di Roald Dahl.

Ripercorriamo la vicenda, riprendendo un pezzo uscito sull’Independent.


 

Traduzione di Lucia  Andreuzza

 

Roald Dahl potrebbe essere meglio conosciuto per aver scritto storie per bambini, tuttavia anche quando si trattava degli adulti non aveva peli sulla lingua.

Quando l’aspirante scrittore Jay Williams, nel 1980, spedì all’autore una lettera chiedendo un feedback su un breve racconto composto per un progetto per il diploma di maturità, non si sarebbe mai aspettato di ricevere una risposta, figuriamoci una così brusca.

Con sua grande sorpresa, Dahl trovò il tempo di scrivergli una lettera, suggerendo al diciassettenne di smettere di usare così tanti “aggettivi orrendi”, e consigliandogli invece di studiare “gli scrittori americani di racconti brevi”.

Caro Jay,
Mi stai chiedendo troppo. Devi renderti conto che ricevo un mucchio di lettere
e non puoi aspettarti che io scriva la tua tesi al posto tuo. 
Dovrebbe esserti piuttosto
chiaro quale sia il ruolo del racconto nella letteratura moderna.
È un ruolo importante. Studia in particolar modo gli scrittori americani di racconti
brevi come O’Henry, Runyon, Hawthorne e Poe,  e autori inglesi in grande quantità.
Se vuoi qualche informazione su di me ci sono stati un mucchio di profili sui magazine inglesi
nell’ultimo anno a partire dall’edizione di Vogue del febbraio 1979.
Ho letto la tua storia, non penso sia male ma dovresti smettere di usare troppi aggettivi.
Studia Hemingway, in particolare le sue prime opere, e impara come scrivere frasi brevi
e come evitare tutti quegli orrendi aggettivi. Certamente è meglio dire
“Era una ragazza alta con un seno” che  “Era una ragazza alta con un seno formoso e prominente”
o sciocchezze del genere. La prima dice tutto.

Cordialmente
Roald Dahl

Williams, che ha lavorato nel giornalismo per trent’anni, è rimasto in primo luogo sbalordito quando ha ricevuto la lettera, ma afferma che il consiglio si è rivelato utile. “Con l’immaturità e l’arroganza della gioventù, mi aspettavo che mi dicesse: ‘Wow è una storia fantastica…’. Naturalmente capii a cosa si riferiva con il suo consiglio, perché quella faccenda del rimanere conciso effettivamente sembrava giusta per un giornalista inesperto come ero io ed è stata una lezione utile che ho imparato nei primi tempi”.

Williams, che adesso lavora per l’agenzia di pubbliche relazioni 72Point, ha ritrovato la lettera di recente, in una scatola contenente vecchia corrispondenza della madre e ne ha postato l’immagine su Twitter. La missiva ha ricevuto un immenso riscontro sul social network, guadagnando più di mille retweet e favourite in pochi giorni, grazie anche al retweet dell’account Twitter di Roald Dahl, gestito da coloro che si occupano del patrimonio letterario dell’autore.

Rachel White, responsabile della collezione e archivista presso il Roald Dahl Museum e lo Story Centre, ha dichiarato che la lettera è scritta con il “caratteristico tono acerbo” di Dahl. “È proprio da lui una lettera di questo tipo, andava dritto al punto e poteva essere molto tagliente”.

“Ha ricevuto moltissime lettere da persone che gli chiedevano un consiglio e con l’età le sue risposte erano diventate un po’ più scontrose – ha commentato ancora la White – Questo contrasta notevolmente con ciò che scriveva nelle sue lettere per i bambini, che erano deliziose e cortesi. Iniziavano con cose del tipo: ‘Salve splendida Ida e tutti i bambini nella sua classe’”.

La lettera verrà inclusa nel libro sulle lettere di Dahl che sarà presentato il prossimo anno.

Per altri consigli di scrittura dalla viva voce di Roald Dahl, visitate il sito ufficiale dell’autore.


 

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