Leggere un libro può essere rilassante ma anche catartico: mano a mano che scorrono le pagine, infatti, si interiorizzano i contenuti e li si proiettano nella nostra dimensione, in un continuo coinvolgimento emotivo, cerebrale e multisensoriale. Possiamo dire che i libri entrano a far parte della nostra anima, e che ci guidano attraverso il turbinio degli eventi che ci circondano.
Ecco perché quando un libro – magari il “nostro” libro, quello che ci ha tenuti svegli la notte, ci ha fatto commuovere, ci ha ispirato – diventa il soggetto di un film non è semplice affrontarne la visione. Andare al cinema si trasforma in una sorta di prova di sopravvivenza, a cui ci sottoponiamo consapevoli che quello che vedremo potrebbe corrispondere solo in parte – o affatto – alla nostra idea.
Un adattamento, per essere ben riuscito a giudizio di un lettore, deve saper cogliere lo spirito del libro e ricrearne le atmosfere. Raro, ma non impossibile. Abbiamo scelto per voi i 10 migliori adattamenti di sempre.
IL SIGNORE DEGLI ANELLI (2001-2003)
La trilogia di Peter Jackson porta sul grande schermo la mastodontica opera fantasy di J.R.R. Tolkien, pubblicata tra il 1945 e il 1955, asciugandola e trasformandola in un colossal epico davvero riuscito in cui le avventure di Hobbit, elfi, nani e uomini si snodano in territori traboccanti di magia. Azzeccatissime musiche, costumi e sceneggiatura.
IL PADRINO (1972-1990)
Francis Ford Coppola firma una delle saghe cinematografiche più famose e amate di sempre e lo fa ispirandosi al romanzo di Mario Puzo datato 1969. Protagonista della storia è la famiglia Corleone che, attraverso tre generazioni di Padrini, mette in scena una vera e propria tragedia elisabettiana, fornendo uno dei migliori ritratti della criminalità organizzata.
ARANCIA MECCANICA (1971)
Stanley Kubrick basò il suo nono lungometraggio sull’omonimo romanzo di Anthony Burgess. L’opera, attraverso il racconto dei crimini di Alexander “Alex” DeLarge – interpretato da Malcolm McDowell – e dei suoi “drughi”, fornisce l’affresco impietoso di una società permeata dalla violenza.
FIGHT CLUB (1999)
Ispirato all’omonimo libro di Chuck Palahniuk del 1996, il film di David Fincher ruota attorno alle frustrazioni e al disagio esistenziale dell’uomo moderno, rappresentato da un anonimo protagonista, a cui presta il volto Edward Norton, che, per contrastare le imposizioni e le pretese di una società sempre più votata al consumismo, partecipa a un club di combattimenti clandestini.
QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO (1975)
Diretta da Miloš Forman e tratta dal romanzo di Ken Kesey del 1962, questa pellicola è riuscita a introdurre una vera e propria rivoluzione nel mondo del cinema, sdoganando un tema delicato come quello della detenzione negli ospedali psichiatrici. Un’ottima regia, unita a una sceneggiatura ben strutturata e alla superba interpretazione di Jack Nicholson, nel ruolo del protagonista Randle Patrick McMurphy, impreziosiscono una storia già di per sé estremamente valida.
TRAINSPOTTING (1996)
Tratto dall’omonimo romanzo del 1993 di Irvine Welsh e trasposto sul grande schermo da Danny Boyle, il film segue da vicino le vicende di un gruppo di giovani tossicodipendenti di Edimburgo, capeggiati da Mark Renton (Ewan McGregor), tra eccessi, reati di ogni tipo, anticonformismo distorto, avventure sgangherate e risvolti altamente drammatici.
BLADE RUNNER (1982)
Il soggetto del film diretto da Ridley Scott si basa su “Il cacciatore di Androidi” del 1968 di Philip K. Dick (conosciuto anche con il titolo “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?”) e porta in scena le avventure di Rick Deckard (Harrison Ford), ex poliziotto che nella Los Angeles del 2019 viene incaricato di catturare robot antropomorfi dotati di coscienza e ribellatisi alla schiavitù.
LE ALI DELLA LIBERTÀ (1994)
La pellicola diretta da Frank Darabont è tratta dal racconto di Stephen King “Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank”, pubblicato nel 1982 nella raccolta “Stagioni Diverse”. Al centro della storia ci sono le vicende in carcere di Andy Dufrense (Tim Robbins), ingiustamente accusato di omicidio plurimo e condannato a due ergastoli.
IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI (1991)
L’inquietante film di Jonathan Demme riprende il romanzo di Thomas Harris, pubblicato nel 1988, e conduce lo spettatore nel mondo della follia omicida sotto la geniale quanto terrificante guida dello psichiatra Hannibal Lecter, un Anthony Hopkins particolarmente ispirato. Insieme a lui Jodie Foster, nel ruolo della tormentata agente Clarice Starling
SCHINDLER’S LIST (1993)
È Steven Spielberg a dirigere questa storia straziante tratto del romanzo storico del 1982 di Thomas Keneally. Il film racconta l’impresa di Oskar Schindler, un industriale membro del Partito Nazista, interpretato da Liam Neeson, che durante la Seconda guerra mondiale riuscì, con la sua lista, a sottrarre alla morte nei campi di concentramento in Germania e Polonia 1100 ebrei.
A questo elenco di adattamenti riusciti vanno aggiunti di diritto anche quei film che hanno avuto addirittura più successo del libro che li ha ispirati, come “Apocalypse now”, “Shining”, “Tra le nuvole”, “Metropolis”. Ma questa è un’altra storia.
E voi cosa ne pensate della tendenza, oggi molto diffusa, ma come dimostra la nostra lista, vitale anche in passato, di portare un romanzo sul grande – o sul piccolo schermo?
Quali sono i vostri adattamenti preferiti? E quali quelli che proprio non avete mandato giù (dedicheremo loro un pezzo a sé nelle prossime settimane)? Fateci sapere nei commenti e sui social.
