“Loki”: il punto sulla prima stagione, tra villain, varianti e prospettive

I sei episodi con protagonista Tom Hiddleston si aprono al Multiverso, con esiti imprevedibili

Una serie ideata da Michael Waldron. Con Tom Hiddleston, Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Wunmi Mosaku, Sasha Lane. Avventura, azione. USA. 2021-in produzione

 

Dopo sei episodi intricati, imprevedibili, sorprendenti si è conclusa la prima stagione della serie “Loki” – è già stato annunciato che ci sarà un seguito, quindi questa volta possiamo evitare, nel nostro commento finale, il tono un po’ malinconico da titoli di coda definitivi.

La serie su Disney+ diretta da Michael Waldron e con protagonista assoluto il Dio dell’inganno fratello (adottivo) di Thor, impersonato da Tom Hiddleston, ha affrontato per la prima volta in modo esteso un tema che sarà centrale nel futuro del MCU: il multiverso e le differenti linee temporali.

Facciamo il punto della situazione, a partire da ciò che abbiamo visto in queste settimane fino a proiettarci nei possibili e molteplici sviluppi…

 

PRIMA DI “LOKI”: DOVE ERAVAMO RIMASTI…

Ricordate dove avevamo visto l’ultima volta Loki? Tony, Hulk, Thor e gli altri si lasciano sfuggire il Tesseract tentando di rubare le gemme a Thanos in una versione alternativa della battaglia di New York del 2012. Loki se ne impossessa e sfugge agli Avengers, costringendoli a spostarsi nel tempo e cercare altrove la Gemma dello spazio.

Questa versione di Loki – altra rispetto a quella che viene riportata su Asgard da Thor alla fine del film “The Avengers” – ha quindi una linea temporale nuova, tutta sua. L’anomalia attira l’attenzione della Time Variance Authority (TVA), che fin dai fumetti è descritta come l’organizzazione che controlla il tempo e le sue variazioni impreviste.

Loki viene preso in custodia dagli agenti della TVA e condotto in un posto altro, al confine tra spazio e tempo. Qui incontra l’agente Mobius (Wilson), assegnato al suo caso, che gli spiega, attraverso un breve filmato su quella che sarebbe dovuta essere la sua vita, perché deve essere terminato.

 

LE VARIANTI

Il “vero” Loki era morto per mano di Thanos all’inizio di “Infinity War”, mentre quello che seguiamo nella serie è, appunto, una variante. Una variante è una persona che fa qualcosa che non dovrebbe fare nella cosiddetta Sacra linea temporale del MCU, e con la sua azione fuori programma, chiamiamola così, dà vita a una diramazione nella linea del tempo, a una versione alternativa degli eventi.

Il ruolo della TVA è quello di tenere sotto controllo le varianti, individuandole e catturandole non appena si manifestano. Gli agenti intervengono sul posto, annullando il cambiamento e riportando la linea temporale alla normalità. Questo impedisce all’universo di disgregarsi in un numero infinito di multiversi incontrollabili, alcuni dei quali sarebbero inevitabilmente oscuri e caotici – forse anche una minaccia per il nostro.

Fin dal primo episodi ci viene presentata una variante tra le varianti di Loki, Sylvie. All’inizio c’era qualche dubbio sul fatto che il personaggio interpretato da Sophia Di Martino fosse chi diceva di essere e non l’Incantatrice, una strega asgardiana immensamente potente, villain molto amato di casa Marvel. Adesso su questo punto penso ci siano pochi dubbi. Sylvie è una variante intenzionata a porre fine alla TVA, che nel corso della storia intreccerà con Loki una tenera relazione fatta di fiducia, solitudine e incomprensione. Fino all’imprevedibile finale. 

 

KANG IL CONQUISTATORE E “COLUI CHE RIMANE”

Il vero villain di “Loki”, alla fine, è Kang il Conquistatore, famoso nei fumetti per essere più spietato verso l’umanità dello stesso Thanos. Solo che qui non abbiamo il vero Kang. Quest’uomo, interpretato da Jonathan Majors, può sembrare Kang, ma non è che una delle varianti che hanno combattuto nella guerra multiversale (da lui solo citata). Tecnicamente parlando, il personaggio che incontriamo nell’episodio 6 è “Colui che rimane” (He Who Remains), come lo chiama Miss Minutes.

Questo ci lascia con il dubbio di chi sia esattamente, Colui che rimane. Nei fumetti, vive nella Cittadella alla fine del tempo, ultimo direttore della Time Variance Authority. Ha creato i tre Time Twisters perché sopravvivessero alla fine dell’universo e mettessero in guardia coloro che sarebbero venuti dopo, ma questi esseri sono andati poi fuori controllo. 

Il personaggio che incontriamo in “Loki”, in realtà, potrebbe non essere né il Colui che rimane dei fumetti né il Kang del prossimo “Ant-Man and the Wasp: Quantumania”. Sylvie uccide infatti questa versione di Kang che li attende ai confini del tempo, dopo che lui spiega loro le incredibili conseguenze che tale atto avrebbe: aprire il Multiverso e far prendere il sopravvento a versioni più spietate della sua. Ed ecco che il “vero” Kang, il Conquistatore di mondi, è dietro l’angolo. La Marvel ha confermato che il personaggio è destinato ad essere un cattivo importante nei prossimi futuri.

 

IL MULTIVERSO E IL FUTURO DEL MCU

Loki e Sylvie hanno finalmente raggiunto il loro obiettivo: abbattere la Time Variance Authority. Tuttavia, l’ultimo episodio (Per tutti i tempi. Sempre) mette i due di fronte a una scelta cruciale, e dopo un duro scontro la decisione che prenderanno non sarà condivisa. Sylvie uccide Kang, creando dozzine di linee temporali ramificate e mandando il MCU, come lo conosciamo, nel caos. La cosa più inquietante è che quando Loki torna alla TVA nessuno lo riconosce, neanche il fidato Mobius. Colui che resta – o una sua variante malvagia – è diventato il capo dell’organizzazione. Siamo ufficialmente nel Multiverso.

Ecco che la storia si lega anche al finale di “WandaVision”, dove Wanda entra in contatto con i suoi figli morti (o mai creati?), studiando il libro oscuro. Ecco che ci si collega con il film “SpiderMan – No Way Home”, dove Doctor Strange, per accontentare Peter, creerà una nuova realtà, aprendo le porte a molte altre – da cui arriveranno molti vecchi nemici dell’Uomo ragno cinematografico. Neanche lo Stregone Supremo sembra poter fermare il Multiverso… ma sicuramente ci proverà nel suo secondo film da solista, “Multiverse of Madness”, dove ritroveremo anche Wanda (non si sa ancora se in veste di villain o di eroina). 

Insomma, il futuro di casa Marvel si apre a infinite possibilità e mondi – è davvero il caso di dirlo. Ne parleremo insieme via via che i film e le serie escono, a cominciare dalla prima serie animata del MCU, “What if…?”, che verrà trasmessa su Disney+ a partire dall’11 agosto. 

Previous article“Tigers”: quando raggiungere un sogno porta a perdere se stessi
Next article“L’ultima lettera d’amore”: due storie giustapposte, tra passato e presente
Sofia Peroni
Classe 1996, marchigiana d’origine, studia comunicazione a Roma e ha trovato il modo di coniugare la passione per il cinema e quella per la scrittura... Come? Scrivendo sul e per il cinema dal 2015. Ha all'attivo diverse esperienze sul set, con registi del calibro di Matteo Garrone, e sogna un giorno di veder realizzato il suo film.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here