“Lucky” e “Regret”: due progetti particolari ma confusionari

Il film di Natasha Kermani e il corto di Santiago Menghini affrontano le fragilità della mente

“Lucky” è un film di Natasha Kermani. Con Brea Grant, Hunter C. Smith, Kristina Klebe, Kausar Mohammed, Dhruv Uday Singh. Horror, 83′. USA 2020

May Ryer è autrice di manuali di auto-aiuto che, purtroppo per lei, non vendono più come un tempo. Una notte uno sconosciuto mascherato fa irruzione nella sua abitazione. Sotto shock May non riceve supporto né dal marito Ted, presente al momento dell’aggressione ma sostanzialmente indifferente al fatto, né dal poliziotto che la convince a ritenersi fortunata per essere ancora vita. Ma le cose si mettono anche peggio: l’aggressore – come se avesse poteri soprannaturali – torna a presentarsi più e più volte terrorizzando May che intorno a sé incontra continua a trovare solo indifferenza e condiscendenza.

 

Un film e un cortometraggio molto particolari, presentati come “coppia” in questa versione online del TFF 2020. “Lucky” di Natasha Kermani e “Regret” di Santiago Menghini parlano entrambi della fragilità della psiche umana, e delle difficoltà che abbiamo ad affrontare i nostri demoni interiori. 

A questo, “Lucky” aggiunge una riflessione sul tema del femminicidio e sul ruolo scomodo della donna in una società regredita socialmente e culturalmente. Peccato che per comprendere a pieno il senso del film si debbano aspettare cinquanta minuti buoni, correndo il rischio di perdersi. 

La sceneggiatura della Kermani gira troppo spesso a vuoto, anche per gli standard di un horror, risultando frammentaria, dispersiva, inutilmente ripetitiva nella prima parte. Un difetto strutturale che alla lunga incide, portando il pubblico poco paziente a una precipitosa fuga dalla sala online. 

 

Menghini, nel suo “Regret”, è invece più diretto ed esplicito, merito anche dal minutaggio contenuto. Il racconto della disperata solitudine di un uomo prigioniero delle sue stesse paure e dei traumi infantili è comunque poco incisivo, a tratti fuorviante. 

 

Il biglietto da acquistare per “Lucky” e “Regret” è:
Neanche Regalato (con riserva). Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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