Un film di Riccardo Milani. Con Paola Cortellesi, Stefano Fresi, Tomas Arana, Teco Celio,  Remo Girone, Vinicio Marchioni. Commedia. Italia 2019

Giovanna è una donna dimessa, addirittura noiosa, che si divide tra il lavoro al Ministero e gli impegni scolastici della figlia Martina. Dietro questa scialba facciata, Giovanna in realtà è un agente segreto, impegnato in pericolosissime missioni internazionali. In occasione di una rimpatriata tra vecchi compagni di liceo, i gloriosi “Fantastici 5”, tra ricordi e risate, Giovanna ascolta le storie di ognuno e realizza che tutti, proprio come lei, sono costretti a subire quotidianamente piccole e grandi angherie al limite dell’assurdo. Con tutti i mezzi a sua disposizione e grazie ai più stravaganti travestimenti, darà vita a situazioni esilaranti che serviranno a riportare ordine nella sua vita e in quella delle persone a cui vuole bene.

 

Dopo il successo di “Come un gatto in tangenziale”, la coppia sul lavoro e nella vita formata dal regista Riccardo Milani e dall’attrice Paola Cortellesi rilancia e alza l’asticella con “Ma cosa ci dice il cervello”, un film che mescola azione, commedia all’italiana, spy story e revenge movie.

Corale, eppure costruito attorno a una sola figura centrale, Paola Cortellesi, che arriva a trasformarsi in circa quindici personaggi diversi, il film finisce per spiazzare chi guarda. Sono tante, infatti, forse troppe, le carte messe in gioco dal regista.

La prima parte in cui conosciamo la doppia vita della protagonista Giovanna, divisa tra la vita normale di impiegata del Ministero e quella di agente segreto per la sicurezza nazionale, funziona e anche bene. Ma andando avanti con la storia si perde il focus del progetto.

Quello che ci troviamo davanti sono momenti ed episodi che sembrano non portare a nessun centro, se non a far sorridere. Per tutto il tempo non si capisce bene dove Milano voglia portarci, alla fine. L’andamento della pellicola finisce per smorzare anche il discorso morale, in realtà assai profondo, portato avanti, sull’italiano scontento e rissoso.

L’idea di una donna che aiuta il Paese in silenzio, a rappresentare tutti quegli uomini e quelle donne che ogni giorno fanno altrettanto, nelle scuole, negli ospedali, ovunque essi si trovano, era interessante. Il problema sta nella realizzazione, nella troppa carne al fuoco.

Al grido di l’unione fa la forza, “Ma cosa ci dice il cervello” è un film dal ritmo sostenuto che non annoia mai e strappa più di una risata. Peccato che alcune gag finiscano per perdersi nella successione ininterrotta di situazioni e che alcune buone idee rimangano irrisolte.

 

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Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

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