“Mal di pietre”: quando il desiderio represso si trasforma in follia

Marion Cotillard nell'adattamento del libro di Milena Agus. Nuova ambientazione, stesse emozioni

di Amira Dridi

 

Un film di Nicole Garcia. Con Marion Cotillard, Louis Garrel, Alex Brendemühl, Brigitte Roüan, Victoire Du Bois. Drammatico, 116′. Francia 2016

 

Adattamento cinematografico dell’omonimo best-seller di Milena Agus, uscito nel 2006, “Mal di pietre” sposta l’azione, originariamente svoltasi in Sardegna, in Provenza.

Secondo dopoguerra. Gabrielle (Cotillard) è una giovane ribelle, che prova a fuggire dalle restrizioni del suo tempo, dove una donna non può esprimere se stessa e i propri desideri, rifugiandosi nel mondo dei libri.

Respinta da un uomo sposato, viene costretta dai genitori a sposarsi con José (Brendemühl), un contadino onesto di origine catalane fuggito dalla guerra, sperando che questo la induca a comportarsi in modo appropriato.

Per curare i calcoli renali (mal di pietre) che la affliggono, Gabrielle alloggia per sei settimane in una casa di cure sulle Alpi svizzere. Qui conosce Andrè Sauvage (Garrel), un ufficiale ferito in Indocina, e se ne innamora.

Guarita e costretta a tornare alla sua vita, Gabrielle inizia a scrivere all’uomo appassionate lettere d’amore…

Marion Cotillard in una scena del film. 2016

Marion Cotillard interpreta il ruolo con maestria, trasmettendo a chi guarda i tratti psicologici della protagonista, un uccellino in gabbia pronto a spiccare il volo ma costantemente frenato dal destino e dalle convenzioni dell’epoca.

Di tutto rispetto anche l’interpretazione di Brendemühl: il suo Josè è un uomo silenzioso, consapevole del rifiuto della moglie ma devoto a lei fino alla fine. Imparerà a conoscerla e se ne prenderà cura, pur ricevendo continuamente schiaffi morali, perché il suo istinto di protezione è più grande del suo desiderio di lasciarla.

Nicole Garcia ha dichiarato di aver voluto raccontare questa storia perché “attratta dall’idea di quello che può essere il destino di una donna”.

“Mal di pietre” è un film molto intenso, grazie anche alla fotografia di Cristophe Beaucarne, che si concentra su colori scuri, grigi, pieni di desolazione che fanno risaltare ancora di più il cuore ferito e il desiderio represso di Gabrielle.

Il film è uscito nelle sale italiane il 13 aprile. E se al Festival di Cannes dello scorso anno molti critici avevano etichettato la pellicola della Garcia come poco riuscita ancora prima di vederla, il pubblico potrà ristabilire i giusti giudizi di merito per una storia profonda, che parla al cuore.

 

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