Manet e la Parigi moderna: rottura, rinnovamento e dipinti en plain air

Al Palazzo Reale di Milano una mostra per rivivere l’atmosfera parigina di metà ottocento, tra colazioni sull’erba e svago ai caffè

di Giada Marri

 

Fino al 2 luglio Milano rievoca l’atmosfera della vita parigina di metà ottocento nelle sale di Palazzo Reale, con la mostra “Manet e la Parigi moderna”.

Le opere di Édouard Manet, pittore che ha rivoluzionato il panorama artistico del suo tempo, e di altri grandi artisti trasportano il pubblico in una capitale francese che si stava progressivamente aprendo alla modernità.

Il pifferaio, Edouard Manet (1832-1883)

Le tele esposte sono un centinaio e arrivano dalla collezione del Musée d’Orsay di Parigi. Cinquantaquattro sono i dipinti, di cui sedici di Manet e quaranta di artisti come Boldini, Cézanne, Degas, Monet, Renoir, Signac, Tissot, Béraud.

Il percorso espositivo mostra la posizione del pittore impressionista e degli altri sulla Parigi di metà Ottocento, periodo in cui la città stava cambiando volto, per diventare quella che oggi è definita la capitale della cultura.

Nel generale clima di rinnovamento, tra il riassetto architettonico e urbanistico e la nascita di diverse forme di intrattenimento nuove, in virtù del culto del divertimento e del tempo libero tipici della Belle Époque, anche l’arte sente il bisogno di cambiare.

Manet diventa portavoce di una cultura in netta evoluzione. Il suo stile si distacca dagli insegnamenti ricevuti durante gli studi all’Accademia delle belle arti.

La cameriera della birreria, Edouard Manet (1878-79)

Il pittore rifiuta il rigore della classicità, l’esaltazione della perfezione e la rappresentazione in interni di soggetti esclusivamente in posa, prediligendo invece la pittura all’aperto, en plein air, per cogliere le diverse sfumature della luce e catturare gli istanti della nuova vita parigina, tra passeggiate nei parchi e momenti di svago nei caffè.

L’emblema di questa rottura con la classicità e la tradizione è “Colazione sull’erba”, che viene esposta nel 1863 al Salon des Refusés. Il dipinto ritrae una scena all’aperto, con due personaggi in abiti borghesi, una figura femminile sullo sfondo e una donna nuda in primo piano.

Per le sue innovazioni in campo artistiche Édouard Manet viene considerato da più parti il precursore dell’Impressionismo.

Tra i numerosi dipinti che si possono ammirare nella mostra milanese, alcuni dei più celebri del pittore: “Il Pifferaio“, “La cameriera della birreria“, “Lola di Valencia“, “La lettura“, “Berthe Morisot con un mazzo di violette“.

Per tutta la durata dell’esposizione sono previste proposte didattiche e culturali per adulti e per bambini organizzate da Ad Artem, per rendere ancora più coinvolgente l’esperienza impressionista.

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