“Mare fuori”: vite spezzate e adolescenze problematiche nella nuova serie di Rai 2

I dodici episodi raccontano le storie dei giovani rinchiusi in un Istituto di pena minorile di Napoli

Una serie diretta da Carmine Elia. Con Carolina Crescentini, Carmine Recano, Valentina Romani,
Nicolas Maupas, Massimiliano Caiazzo, Giacomo Giorgio, Ar Tem, Vincenzo Ferrera,
Antonio Orefice, Anna Ammirati. 2020, Italia

 

Andrà in onda a partire da oggi, mercoledì 23 settembre, su Rai 2, “Mare fuori”, la serie tv diretta da Carmine Elia, ambientata in un istituto di pena minorile di Napoli che ospita ragazzi che sbagliano e che devono, quindi, scontare una pena rieducativa.

La serie si articola in dodici episodi, divisi in sei prime serate. Carolina Crescentini interpreta la direttrice del carcere; accanto a lei ci sono tre educatori che provano ad aiutare i ragazzi e riportarli “sulla retta via”.

Ma il cuore della storia sono proprio loro, i giovani reclusi, tutti sotto i diciotto anni. Ogni episodio racconta, attraverso flashback, gli eventi che li hanno portati nella struttura. C’è chi ha sbagliato senza volerlo, chi ha sbagliato con premeditazione, chi pensa che lo sbaglio sia stato farsi prendere, non commettere un crimine.

Conosciamo così Filippo (Maupas), figlio e studente modello che, in seguito a una notte brava, viene ritenuto responsabile della morte del suo migliore amico; Carmine (Caiazzo), che cerca con ogni mezzo di sfuggire al destino che la sua famiglia e la nascita a Secondigliano sembrano aver scritto per lui; Naditza (Romani), una ragazza rom che preferisce stare in carcere piuttosto che nel campo nomadi dove il padre vuole darla in sposa a un uomo che non conosce.

“Mare fuori”, con uno stile abbastanza realistico, ci porta all’interno dell’Istituto penitenziario alla scoperta delle sue regole, delle alleanze e dei modi differenti per sopravvivere al suo interno. Un’operazione interessante e inedita per la fiction italiana, che dimostra ancora una volta di saper sperimentare.

Tra minacce, amori, fughe, partite di pallone, risse e cadute con inaspettate resurrezioni scopriremo che quando vivi in una cella che si affaccia sul mare e quel mare ogni giorno ti regala il vento e i suoi profumi, è molto più difficile dire addio alla libertà.

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