“Matthias & Maxime”: Xavier Dolan cantore dell’amore senza etichette

Un dramma generazionale quanto universale, che promette di dividere il pubblico e la critica

Un film di Xavier Dolan. Con Xavier Dolan, Harris Dickinson, Anne Dorval, Marilyn Castonguay, Catherine Brunet. Drammatico, 119′. Canada 2019

Maxime sta per abbandonare Montreal per trasferirsi il più lontano possibile: in Australia, dove conta di mantenersi facendo il cameriere in un bar. Il giovane è circondato dagli amici di infanzia, un gruppo chiassoso e dissacrante che continua a volersi bene nel modo in cui lo fanno i bambini: giocando, ruzzolando, prendendosi a cazzotti. Intorno a lui non ci sono maschi adulti ma tante figure femminili, fra cui la madre alcolizzata e invelenita che lui conta di affidare a una guardiana in sua assenza, dato che fino a quel momento, grazie alla latitanza di suo padre e suo fratello, è sempre stato il solo a occuparsene.

 

È possibile che tra due amici di lunga data scoppi, improvvisamente, la passione? E che due amici possano addirittura innamorarsi? Se sulla carta ci verrebbe da dire di no, la realtà di tutti i giorni ci dimostra come niente, in campo sentimentale, sia davvero impossibile.

Il mondo della tv e del cinema, intuendo le potenzialità di questo soggetto, ci hanno costruito sopra svariati progetti, alcuni di grande successo – pensiamo solo ad “Harry ti presento Sally”. E adesso è la volta di Xavier Dolan che con “Matthias & Maxime” ci dà la sua versione della storia.

Se c’è qualcosa che si può rimproverare a prescindere, al talentuoso regista canadese, è il fatto di non essersi accontentato di stazionare dietro la macchina da presa – dove sa il fatto suo! – ma di aver voluto scommettere anche sulle sue doti d’attore. Talvolta il troppo stroppia, caro Xavier.

Detto questo, “Matthias & Maxime” è un dramma generazionale quanto universale, che affronta con delicatezza e sensibilità il precario e variegato mondo dei rapporti umani.

Un film che è destinato a dividere il pubblico in modo netto: c’è chi lo amerà in modo viscerale e chi invece, come il sottoscritto, pur apprezzando l’eleganza dello stile e la creatività di Dolan difficilmente si sentirà davvero partecipe dei travagli dei protagonisti.

Xavier Dolan è sicuramente cresciuto in questi anni, dal punto di vista umano e artistico. Se anche non amerete alla follia “Matthias & Maxime” potrete almeno considerarlo come una tappa del percorso di formazione di un regista talentuoso.

 

Il biglietto da acquistare per “Matthias & Maxime” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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