Mein Kampf: il libro di Adolf Hitler torna nelle librerie tedesche

In Germania c’è un famosissimo libro che è stato messo fuori commercio per molto tempo, ma adesso le cose stanno per cambiare. Per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale, il Mein Kampf tornerà nelle librerie tedesche. Ma anche se quella che uscirà l’8 gennaio sarà un’edizione annotata e spiegata, la decisione di stamparla sta facendo discutere. Diffondere di nuovo l’autobiografia di Adolf Hitler è etico? La faccenda è complicata, e non esiste una risposta univoca.

Il Mein Kampf (La mia battaglia), il saggio attraverso il quale Hitler espose il suo pensiero politico e delineò il programma del partito nazista, uscì per la prima volta nel 1925. Dopo il suicidio del Führer nel 1945, i diritti d’autore sul testo – così come quelli su tutte le proprietà di Hitler – sono andati al governo tedesco. Anche se comprare e vendere copie già esistenti del libro è sempre stato legale in Germania, il Governo ha esercitato i suoi diritti rendendo illegale la creazione di nuove copie.

Con lo scoccare del 2016, però, sono passati 70 anni dalla morte dell’autore del saggio, quindi il Mein Kampf è ufficialmente di pubblico dominio, ovvero chiunque può pubblicarlo e distribuirlo. Risultato? Dopo anni di discussioni e dibattiti una nuova edizione del saggio di Hitler comparirà sugli scaffali l’8 gennaio. Si tratta di un’edizione commentata, realizzata in modo da inserire il libro nel giusto contesto storico e ideologico, prevenendone la strumentalizzazione in senso neo-nazista, ma i dubbi sulla bontà o meno di questa operazione restano.

Le opinioni a riguardo sono contrastanti. Molte persone, compresi i leader della comunità ebraica, sono convinti che ripubblicare il libro, in qualsiasi forma si decida di farlo, sia pericoloso e potrebbe promuovere quelle idee che hanno portato all’ascesa di Hitler e alle conseguenti atrocità commesse durante il Terzo Reich.

Il potenziale distruttivo del Mein Kampf, ovviamente, non può essere sottovalutato. Anche se il libro ha 90 anni, oltre i confini della Germania le traduzioni sono ancora oggi molto popolari. Nel 2014, ad esempio, questo è stato per molte settimane tra gli ebook più venduti. Dal momento che ci sono ancora oggi persone che provano a promuovere idee simili a quelle espresse da Hitler, dare loro libero accesso a un testo ricco di spunti e riflessioni come questo potrebbe essere dannoso.

Allo stesso tempo, però, nascondere la testa sotto la sabbia e fingere che il Mein Kampf semplicemente non esista non è possibile, soprattutto adesso che i diritti di autore non sono più validi. Se il libro deve circolare, non è meglio mettere a disposizione del pubblico un’edizione annotata, attraverso la quale entrare in contatto con il pensiero di Hitler supportati da una chiave di lettura appropriata? “Nessun pensiero di Hitler è stato messo nero su bianco senza la nostra interpretazione in nota” ha dichiarato Christian Hartmann, uno dei sei storici che hanno lavorato al progetto sin dal 2012.

In molti pensano anche che questa edizione annotata sarà utile non solo per dimostrare quanto fosse folle l’ideologia di Hitler, ma anche per educare il pubblico, per dare a tutti gli strumenti per capire fenomeni complesso come il Nazismo, l’Olocausto, la deriva autoritaria del Terzo Reich. Nel mondo di oggi, dove chiunque con una semplice ricerca online può avere a portata di mano qualunque informazione, c’è necessità di avere strumenti affidabili, libri che possano orientare le interpretazioni.

Per quanti ragionamenti sensati si possano fare, non si può nemmeno condannare chi crede che, per questo controverso saggio, non ci debba essere spazio nei programmi scolastici. Dopo che l’autobiografia di Hitler ha influenzato tanto profondamente una società intera, non volere che menti giovani e impressionabili rientrino in contatto con lo stesso è più che sensato.

Come dicevamo all’inizio, una questione complessa e di non facile soluzione. Noi della redazione siamo contro qualsiasi forma di censura e nonostante questo non riconoscere la pericolosità del libro in questione sarebbe una semplificazione imperdonabile. Il Mein Kampf non sarà mai un libro come un altro, e per la Germania decidere come affrontare la questione delle nuove edizioni è uno snodo unico nel suo genere.

Il tempo per le discussioni, però, sembra almeno per adesso finito. A partire dall’8 gennaio il saggio sarà di nuovo disponibile e avremo modo di capire se rilasciarlo è stato una scelta saggia o meno. Voi cosa ne pensate?


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