“Memory House”: un film (troppo) simbolico su un Brasile sconosciuto

Il regista João Paulo Miranda Maria cerca di raccontare l'anima oscura del Brasile ma stecca

Un film di João Paulo Miranda Maria. Con Antonio Pitanga, Ana Flavia Cavalcanti, Sam Louwyck, Soren Hellerup. Titolo originale:  Casa de antiguidades.
Drammatico, 87′. Brasile, Francia 2020

L’anziano Cristovam si trasferisce dal nord al sud del Brasile a seguito della chiusura di un caseificio del gruppo austriaco Kainz: non è licenziato, ma la sua paga è sensibilmente ridotta. Nel sud del Paese, in una comunità popolata principalmente da discendenti di coloni austriaci, Cristovam è isolato e apertamente emarginato: in una casupola abbandonata ritrova oggetti della tradizione più antica del Brasile, che scatenano in lui una strana metamorfosi.

 

Il nuovo film di João Paulo Miranda Maria, “Memory House”, presentato in concorso al Torino Film Festival è un grosso punto interrogativo per il sottoscritto.

Per cercare di colmare i miei limiti cognitivi, ho seguito anche la conferenza stampa del giovane regista brasiliano. Lui ha spiegato con grande passione e forza le motivazioni politiche che lo hanno portato a realizzare questo film, il racconto delle contraddizioni diffuse in alcune zone del sud del Brasile.

Ma guardando “Memory House” io ho avuto serie difficoltà a ritrovare tutto questo. Il film è un cervellotico flusso di immagini e brevi dialoghi tra il protagonista Cristovam e gli altri personaggi che non permette allo spettatore di capire in che direzione stia andando la storia. 

Il regista aveva in mente un taglio neo-realista, crudo, mi verrebbe da dire quasi pasoliniano, ma nella sceneggiatura e nella messa in scena quello che traspare è un eccessivo simbolismo, una spiritualità insistita davvero fuori contesto.

“Memory House” annoia, irrita, respinge anziché indurre alla riflessione sulla società brasiliana di oggi e sulla sua anima più oscura. Un vero peccato che le (buone) intenzioni di João Paulo Miranda Maria si siano tradotte in un nulla di fatto artistico.

 

Il biglietto da acquistare per “Memory House” è:
Neanche regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

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