“Military wives”: una commedia al femminile che emoziona

Sharon Horgan e Kristin Scott Thomas protagoniste del film di Peter Cattaneo, divertente e brillante

Un film di Peter Cattaneo. Con Sharon Horgan, Kristin Scott Thomas, Teresa Mahoney,  Jason Flemyng, Amy James-Kelly. Commdia, 110′. Gran Bretagna 2019

Kate ha sposato Richard e con lui la guerra. Moglie di un colonnello e madre di un figlio caduto in battaglia, Kate vive in una base militare inglese e condivide con altre donne una guerra di rassegnazione. Perché i loro uomini sono – di nuovo – in missione in Afghanistan e loro hanno un dannato bisogno di tenersi occupate, di non pensare al peggio. Veterana del “campo”, Kate si offre volontaria per sostenere Lisa, nominata responsabile delle attività ricreative. Compassata e classica l’una, informale e pop l’altra, Kate e Lisa si scontrano su tutto. A metterle d’accordo è il progetto di un coro. La musica si rivela un vero balsamo per le donne della base, un progetto che le porterà più lontano di quanto pensassero e più vicine ai rispettivi consorti.

 

Un gruppo di mogli di militari, che vivono in una base inglese, decide di mettere su un coro per spezzare la monotonia e allentare l’angoscia che le affligge quando i rispettivi consorti sono al fronte.

Leggendo la sinossi dell’ultimo film di Peter Cattaneo, “Military wives”, presentato in concorso alla Festa del cinema di Roma, ispirato a una storia vera, non riesci a farti un’idea precisa di cosa stai per guardare, e le sequenze iniziali – che fanno pensare a un tv movie nostrano, persino datato – non fanno che confermare i dubbi. 

La vera natura della pellicola – una commedia brillante quanto emozionante – si svela piano piano, scena dopo scena. E sembra quasi di avere davanti la ricetta perfetta, con tutti gli ingredienti che vengono aggiunti nella giusta misura e al momento giusto.

La sceneggiatura è ineccepibile, equilibrata, mescola dramma e commedia con garbo, emoziona, fa ridere e riflettere senza mai andare sopra le righe. L’obiettivo è anche quello di mostrare l’altra faccia della guerra, per una volta, il “dramma domestico” di chi vede la persona che ama partire – senza sapere se tornerà. 

Se “Military wives” è un film che funziona parte del merito va a Kristin Scott Thomas e Sharon Horgan, due donne agli antipodi che riescono, col loro rapporto, a catalizzare l’attenzione del pubblico.

Nonostante il finale sia abbastanza prevedibile, e sdolcinato, il giudizio complessivo sulla pellicola di Peter Cattaneo rimane positivo, anche per la sensazione piacevole che riesce a lasciarti dentro dopo aver lasciato la sala.

 

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Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

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