“Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo”: un sequel brioso

Le creature gialle con la salopette tornano negli anni '70, incomprensibili e divertenti

Un film di Kyle Balda, Brad Ableson, Jonathan del Val. Con Max Giusti, Steve Carell, Pierre Coffin, James Murray, Alan Arkin. Animazione, 90′. USA 2022

Nella Los Angeles degli anni Settanta, Gru cresce in perfidia e sogna di entrare a far parte dei Malefici sei (Vicious Six), un team di super-cattivi che si è appena sbarazzato del suo leggendario capo. Dodicenne sotto il caschetto e dentro i jeans a zampa di elefante, partecipa senza successo al colloquio. Deriso per la taglia, troppo piccola per un’ambizione così grande, Gru si congeda rubando una potente pietra dello zodiaco e guadagnandosi sul campo il titolo di nemico giurato. Tra inseguimenti e rapimenti, Gru potrà contare su un esercito fedele di Minions e un complice inaspettato, Wild Knuckles, ex leader dei Malefici che reclama pietra e vendetta. 

 

Sette anni dopo il primo, trionfale spin-off della serie “Cattivissimo me”, i Minions tornano al cinema (in Italia dal 18 agosto) con una nuova avventura da solisti – anche se in questo caso la definizione non è totalmente calzante -, nella speranza di incontrare ancora una volta il favore del pubblico di tutte le età. 

Dopo aver raccontato le origini delle simpaticissime creature gialle con la salopette e la parlata quasi intelligibile, “Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo” amplia l’universo narrativo del franchise, raccontando gli albori della collaborazione tra i nostri piccoli eroi e il 12enne Gru.

Il film è brioso, allegro, colorato, punteggiato da citazioni cinematografiche e omaggi musicali che lo rendono godibile anche per il pubblico adulto. I tre registi sono creativi e abili nel mescolare e riadattare a “misura di Minions” alcune celebri saghe cinematografiche come 007, Indiana Jones e gli Avengers.

La storia segue due linee di racconto parallele – da una parte il giovane Gru che vuole entrare a far parte del gruppo dei cattivissimi Malefici sei, dall’altra i Minions che si mettono poi sulle sue tracce per salvarlo – che esaltano le caratterizzazioni dei personaggi e vengono sviluppate in modo equilibrato.

Rispetto al primo film, “Minions 2” perde forse qualcosa in termini di originalità e vis comica. Tra le novità più spassose e convincenti la colonna sonora anni ‘70, l’addestramento alle arti marziali che riprende quello di alcune celebri saghe e l’ambientazione, con San Francisco che prende letteralmente vita.

Poco centrati, invece, gli antagonisti, quei Malefici 6 – o meglio 5, ma non vogliamo fare spoiler – che servono solo da mere spalle per i veri protagonisti. La sequenza finale, con la trasformazione negli animali dello zodiaco cinese, però, è davvero esilarante oltre che esteticamente spumeggiante.

Anche i villain hanno bisogno di fidate spalle su cui contare per poter raggiungere i loro malefici obiettivi. Il finale di “Mionions 2” ci insegna proprio questo, e per fortuna di Gru, lui ha un’intera squadra di aiutanti pronti a tutto per lui. Successo assicurato.

Previous article“The menu”: un avvincente horror culinario che punge e fa riflettere
Next articleI FANTASTICI 4 | La Befana al cinema, tra commedia, fantasy e folklore
Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here