Grandi nomi, pellicole imperdibili, progetti sperimentali tutti da scoprire e documentare. I taccuini degli inviati di tutto il mondo sono già strapieni di impegni ed eventi da seguire, in Laguna, dal 28 agosto al 7 settembre.
Perché come ogni anno, la conferenza stampa di presentazione della Mostra del cinema di Venezia è lo spartiacque che segna l’inizio ufficioso, anche se non ancora ufficiale, del grande Festival cinematografico di casa nostra.
Tra il film d’apertura – “La vérité” (The truth) di Kore-eda Hirokazu – e quello di chiusura – “The Burnt Orange Heresy” di Giuseppe Capotondi – c’è un programma ricco ed eterogeneo, che punta molto sull’autorialità e si articola in sei sezioni (Venezia76, Orizzonti, Fuori Concorso, Sconfini, Venezia Classici, Biennale College) e in un evento speciale, la riedizione inclusiva di live performance di “GoodBye, Dragon Inn” di Tsai Ming Liang.
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Tra i trend evidenziati dal direttore artistico Alberto Barbera, l’attenzione alla condizione della donna (anche se in concorso le registe sono solo due, l’araba Haifaa Al Mansour e l’australiana Shannon Murphy), la rivisitazione del passato e la riflessione sulla Storia, il cinema della realtà.
Le opere in concorso sono 21, prevalentemente statunitensi e francesi. Attesissimi “J’accuse” di Roman Polanksi, sul noto “affaire Dreyfus” con Jean Dujardin e Louis Garrel; il fantascientifico “Ad Astra” di James Gray con Brad Pitt; “Joker”, il prequel di Batman firmato da Todd Philipps, con protagonista un superbo Joaquin Phoenix. E ancora “Marriage Story” di Noah Baumbach con Scarlett Johannson e “The Laundromat” di Steven Soderbergh con Meryl Streep, Gary Oldman e Antonio Banderas, entrambi produzioni Netflix.
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L’Italia è rappresentata da un buon numero di titoli. Tre i film in concorso: “Martin Eden” di Pietro Marcello con Luca Marinelli, che rielabora in maniera personale il romanzo di Jack London ambientandolo in Italia, “Il sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone e “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco, con Letizia Battaglia e Ciccio Mira.
Ci sono poi “Tutto il mio amore folle” di Gabriele Salvatores con Claudio Santamaria e Valeria Golino e “Vivere” di Francesca Archibugi con Micaela Ramazzotti fuori concorso; due film in lizza nella sezione Orizzonti, “Nevia” di Nunzia De Stefano e “Sole” di Carlo Sironi. E ancora i documentari “Il pianeta in mare” di Andrea Segre e “Chiara Ferragni Unposted” di Elisa Amoruso e “The Burnt Orange Heresy” di Giacomo Capotondi, con un cast internazionale che include Mick Jagger, per la chiusura di Venezia.
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Grande attesa anche per la presentazione in anteprima di due serie televisive targate Sky: “The New Pope” di Paolo Sorrentino e “Zerozerozero” di Stefano Sollima, tratta dal libro omonimo di Roberto Saviano. E per i Leoni d’Oro alla carriera, che andranno quest’anno al regista spagnolo Pedro Almodovar e all’attrice britannica Julie Andrews.
Si prospetta una Biennale cinema davvero ricca ed elettrizzante, che ancora una volta Parole a Colori seguirà in diretta, con un poker di inviati, Roberto Sapienza, Concetta Piro, Sofia Peroni e Federica Rizzo. Non perdete il nostro speciale, che vi accompagnerà durante la Mostra del cinema ma anche nelle settimane precedenti.