“Muse drones world tour”: quando lo show sovrasta la musica

In un tripudio di effetti speciali viene valorizzato lo spettacolo, la musica dei Muse un po’ meno

di Riccardo Carosella

 

Un film di Tom Kirk, Jan Willem Schram. Con Muse. Eventi. Paesi Bassi 2016

I Muse portano il loro ambizioso “Muse: Drones World Tour” nei cinema di tutto il mondo. Grazie a questo evento esclusivo, in programma in Italia per due giorni, il 12 e 13 luglio, la band multi-platino di fama mondiale e i loro spettacolari droni a tutto tondo arriveranno sul grande schermo come appuntamento in contemporanea per tutti i fan dei Muse.

 

Arriva al cinema per un evento di due giorni “Muse: Drones world tour” di Tom Kirk e Jan Willem Schram, il racconto del tour auto-celebrativo e dal sapore di grandeur diuna delle band più amate degli ultimi 15 anni, i Muse.

Uno spettacolo maestoso e coinvolgente, per gli amanti della band, che spinge anche a riflettere sull’importanza della tecnologia oggi, sul potere che questa possiede e sull’uso che si decide di farne, in campo musicale e non solo. Al centro delle riprese le tappe di Berlino, Amsterdam e Milano.

Il lavoro di produzione dello show è incredibile, così come gli effetti speciali – il palco che ruota a 360° per tutta la durata del concerto, i droni in volo sopra la band. Peccato però che i Muse non siano più la band di 15 anni fa.

Sono passati parecchi anni ormai dal sorprendente trittico di album (“Showbiz”, “Origin of simmetry”, “Absolution”) che li lanciò sulla scena mondiale come promessa della nuova generazione del rock e speranza di un genere che già navigava in brutte acque. In questo lasso di tempo le idee sono venute meno, e Bellamy e compagni hanno intrapreso una strada diversa, sempre più scontata, volta a guadagnare fan e visibilità piuttosto che a sviluppare un’idea di musica.

Certo “Muse: Drones World Tour” è un piacere per gli occhi – dal vivo ma anche al cinema – ma da una band di questa levatura è lecito aspettarsi qualcosa di più in termini di scrittura e creatività musicale. Altrimenti tutto si riduce a effetti speciali e poco altro.

 

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