“Nero a metà”: in onda sui Rai 1 la serie crime con Claudio Amendola

Una Roma inedita, un commissariato in un quartiere multiraziale, storie personali e professionali

Una serie diretta da Marco Pontecorvo. Con Claudio Amendola, Miguel Gobbo Diaz, Fortunato Cerlino, Rosa Diletta Rossi, Alessandro Sperduti, Margherita Vicario, Sandra Ceccarelli, Alessia Barela, Antonia Liskvova, Angela Finocchiaro, Roberto Citran.

 

Neanche il tempo di salutare, con rammarico, gli amati Bastardi di Pizzofalcone che mamma Rai propone al suo pubblico, forse per evitargli una possibile astinenza da crime, una nuova serie: “Nero a metà”.

Dalla bella e ricca Napoli si ritorna a Roma, precisamente nel multietnico quartiere Monti, dove operano l’ispettore Carlo Guerrieri (Amendola), cinico ma fortemente legato alla figlia Alba, e la sua squadra. Gli equilibri cambiano quando in commissariato arriva un nuovo collega, Malik Soprani (Diaz), trentenne di colore, perfettino e modaiolo.

Ma attenzione, come hanno voluto ribadire in conferenza stampa prima Tinni Andretta, direttore Rai Fiction, e poi il regista Marco Pontecorvo, lo spettatore non deve aspettarsi una serie tutta costruita sul contrasto umano e professionale tra i due protagonisti.

“Nero a metà”, infatti, è un progetto più complesso, prima di tutto tematicamente, che vuole cercare di combattere i pregiudizi mostrando, con ironia, come in ogni persona – bianca, nera, ricca, povera – possano nascondersi dei lati oscuri.

Miguel Gobbo Diaz in una scena della serie “Nero a metà”.

Claudio Amendola torna a indossare i panni di un tutore dell’ordine in una serie dopo l’esperienza di “Tutti per Bruno” (2010). Questa volta, però, il suo personaggio è più sfaccettato, coraggioso e carismatico ma con diversi scheletri nell’armadio.

La serie – basata su una sceneggiatura originale e non, come spesso accade, su romanzi di successo – si propone di portare lo spettatore alla scoperta di una Roma inedita, attraverso storie e casi ispirati all’attualità e alla cronaca nera degli ultimi anni.

Dopo aver visto in anteprima la lunga puntata pilota (questa dura ben 130′, mentre gli altri episodi staranno sui classici 50′), volendo evitare ogni forma di spoiler, posso anticiparvi che il mio giudizio è un ni, con riserva.

“Nero a metà” ha delle interessanti potenzialità narrative e recitative che sono certo il talentuoso ed esperto Pontecorvo sarà capace di sviluppare a dovere nell’arco della stagione, portando una ventata di freschezza nel panorama televisivo.

Rosa Diletta Rossi è Alba Guerrieri, figlia e collega di Carlo (Amendola). Nero a metà. 

Dopo il pilot, però, si ha la sensazione di aver assaggiato un minestrone dove sono stati mescolati tanti ingredienti diversi (crime, romance, storia familiare, rimandi al tema razzismo) senza che nessuno riesca a farsi sentire a dovere.

Il rischio, unendo generi e spunti narrativi diversi, è quello di non dare alla serie un’identità precisa, costringendo chi guarda a un grande lavoro per riuscire a entrare nella storia e in sintonia con i personaggi. Ognuno di questi appare interessante sotto il profilo umano e professionale, con belle potenzialità per il futuro, è la coesione uno con gli altri a fare un po’ difetto.

Se sulla buona riuscita del ruolo di Claudio Amendola nutriamo pochi dubbi, vogliamo invece scommettere sul giovane Miguel Gobbo Diaz, carismatico, dalla grande personalità e presenza scena. “Nero a metà” potrebbe essere per lui il perfetto trampolino di lancio.

Giudizio sospeso, invece, per Rosa Diletta Rossi che interpreta Alba Guerrieri, figlia nonché collega di Carlo e destinata all’incrocio sentimentale con Malik, nonostante sia fidanzata e fresca di convivenza. La Rossi, nel pilot, si è limitata a svolgere il compitino senza mai creare le condizioni recitative o emozionali per colpire e scuotere lo spettatore.

Interessanti e degne di nota, già da questa prima puntata, sembrano invece Alessandro Sperduti e Margherita Vicario. Il primo interpreta l’agente Marco Cantabella, l’anima candida del commissariato; la seconda la sovrintendete Cinzia Repola, tosta e coraggiosa nonostante un futuro difficile da ragazza madre.

L’avventura di “Nero a metà” inizia oggi, lunedì 19 novembre, su Rai 1. Spetterà come sempre al pubblico, dopo sei settimane di casi e avventure, decretare successo o insuccesso di questa nuova, multirazziale, serie crime italiana.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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