Nomination agli Oscar 2019: tra sorprese, conferme e grandi esclusi

"A star is born" si aggiudica otto nomination, ma almeno manca quella per la regia a Cooper

Con le nomination agli Oscar – rese note ieri, martedì 22 gennaio, nel primo pomeriggio italiano – parte ufficialmente il count down per l’assegnazione dei premi più ambiti e chiacchierati di Hollywood.

Ci aspetta un mese di attesa e speranze, fino al 24 febbraio, notte di verdetti, ma anche di scommesse e pronostici. Vediamo intanto cosa emerge dalle scelte dell’Academy.

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Sono otto le pellicole in lizza per aggiudicarsi la palma di migliore, una selezione molto ricca, come di consueto. Se la scelta di “Green book”, “La favorita”, “Vice – L’uomo nell’ombra”, “Roma” e “Blackkklansman” non stupisce, quella di “Black Panther”, “Bohemian Rhapsody” e “A Star is Born” solleva qualche perplessità. I tre film – al di là dei giudizi di valore – si inseriscono nel filone cosiddetto “popolare” verso il quale i giurati hanno deciso di aprirsi quest’anno. Giusto? Sbagliato? Vedremo.

Non è una sorpresa ma una mezza delusione trovare Lady Gaga in lizza come miglior attrice protagonista insieme a mostri sacri del calibro di Glenn Close (The Wife) e Olivia Colman (La favorita). Solo sorprendente, invece, la nomination per Yalitza Aparicio (Roma), all’esordio.

Sul versante maschile Christian Bale, Willem Dafoe e Viggo Mortensen sono i nomi “soddisfacenti”; Bradley Cooper e Rami Malek quelli che possono starci, visto il successo e i consensi riscossi dai rispettivi film, ma di cui avremmo anche potuto fare a meno.

Dulcis in fundo, la mia categoria preferita, la regia. Ammetto di aver tirato un sospiro di sollievo non trovando, tra i papabili, il nome di Bradley Cooper. Ho invece gioito per la presenza di Yorgos Lanthimos (La favorita), Alfonso Cuaròn (Roma) e Pawel Pawlikowski (Cold war), autori di tre dei miei film preferiti di quest’anno, due dei quali presenti nel mio pezzo su top e flop del 2018. Con Spike Lee e Adam McKay a completare la cinquina possiamo dire che, almeno in questa categoria, comunque vada sarà un successo…

 

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Sofia Peroni
Classe 1996, marchigiana d’origine, studia comunicazione a Roma e ha trovato il modo di coniugare la passione per il cinema e quella per la scrittura... Come? Scrivendo sul e per il cinema dal 2015. Ha all'attivo diverse esperienze sul set, con registi del calibro di Matteo Garrone, e sogna un giorno di veder realizzato il suo film.

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