Premio Bancarella 2019: vince Alessia Gazzola con “Il ladro gentiluomo”

Il romanzo, edito da Longanesi, si aggiudica il riconoscimento assegnato dai librai indipendenti

Alessia Gazzola © Yuma Martellanz

Alessia Gazzola con il romanzo Il ladro gentiluomo edito da Longanesi, ultimo capitolo – almeno per adesso, delle avventure del medico legale Alice Allevi – si aggiudica la 67° edizione del Premio Bancarella.

“Sono felicissima, piena di gratitudine nei confronti dei librai per un onore così grande e del mio editore per il sostegno immancabile” sono state le prime parole dell’autrice.

La scrittrice messinese si aggiudica il riconoscimento con un totale di 149 voti. A seguire, Marco Scardigli con “Évelyne” (Interlinea), Marino Magliani con “Prima che te lo dicano altri” (Chiarelettere), Giampaolo Simi con “Come una famiglia” (Sellerio). Chiudono il sestetto Tony Laudadio con “Preludio a un bacio” (NN Editore) ed Elisabetta Cametti con “Dove il destino non muore” (Cairo).

La cerimonia di premiazione del Premio Bancarella si è svolta, come da tradizione, a Pontremoli nella suggestiva e sempre gremita Piazza della Repubblica dove il pubblico affezionato e partecipe ha seguito in diretta lo spoglio dei voti.

Nel corso della serata non è mancato il sentito ricordo di Andrea Camilleri e Luciano De Crescenzo, scomparsi di recente ed entrambi vincitori del Bancarella – il primo nel 2001 con il romanzo “La gita a Tindari” (Sellerio), il secondo nel 1984 con “Storia della filosofia greca” (Mondadori).

Sono stati come sempre i librai a decretare il vincitore di un premio che affonda le sue radici nella vocazione culturale della Lunigiana. Nato nel 1952 dai librai ambulanti di Montereggio e Pontremoli, il Bancarella è infatti da sempre il premio dei librai indipendenti italiani che insieme alla Fondazione Città del libro, alle Associazioni dei Librai Pontremolesi e delle Bancarelle mantengono viva questa importante e affascinante tradizione.

Oriana Fallaci, che partecipa alla nascita del Premio Bancarella nel 1952, scrive sui librai di Montereggio nell’articolo “Hanno nella valigia i cavalieri antichi”:

Questa è la terra dove si nasce librai […] A Montereggio è difficile che la gente sappia leggere eppure ogni casa è piena di libri intonsi; e a ogni stagione c’è un pastore che lascia il villaggio e va per il mondo a fare il libraio. La storia dei pastori librai della Lunigiana si perde nel tempo. Si ignora il nome di chi si lanciò per primo nella grande avventura; si sa solo che la partenza dei neo-librai fu sempre solenne. Sembrava obbedissero a una strana ispirazione: si presentavano ai vicini e dicevano: “Vado”.

Nel 1953, un anno prima di ricevere il Nobel per la letteratura, è stato Ernest Hemingway con “Il vecchio e il mare” a vincere la prima edizione del Premio Bancarella. E adesso Alessia Gazzola scrive anche il suo nome nell’albo d’oro. 

 

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