“Quello che non so di lei”: un’opera sul rapporto tra finzione e realtà

Roman Polanski dirige Emmanuelle Seigner ed Eva Green in un dramma psicologico con potenziale

Un film di Roman Polanski. Con Emmanuelle Seigner, Eva Green, Vincent Perez. Titolo originale: Based on a true story, Drammatico, 110′. Francia, 2017

Data di uscita italiana: 1 marzo 2018

Delphine è l’autrice di un romanzo dedicato a sua madre che è diventato un best seller. La scrittrice riceve delle lettere anonime che l’accusano di avere messo in piazza storie della sua famiglia che avrebbero dovuto rimanere private. Turbata da questa situazione Delphine sembra non riuscire a ritrovare la volontà per tornare a scrivere. C’è però un’appassionata lettrice che entra nella sua vita. Sembra riuscire a comprenderla e a sostenerla in questo momento difficile con la sua capacità di intuizione e con il suo charme tanto da divenirle così necessaria da invitarla a condividere il suo appartamento. Sarà una buona scelta?

 

Dura la vita dello scrittore, che per vivere deve avere sempre qualche storia intrigante da tirare fuori dal cilindro, personaggi capaci di conquistare il consenso dei lettori. L’incubo di ogni professionista della parola è cadere vittima di un blocco creativo, che trasforma il file di testo nel nemico, la pagina bianca in una maledizione.

È quello che sembra succedere a Delphine (Seigner), scrittrice di successo esausta nello spirito e nel corpo durante il tour promozionale del suo ultimo lavoro. La donna non ha ancora l’idea giusta per il romanzo successivo, e sta attraversando una fase di sfiducia e malinconica anche a causa dalla lontananza dai figli, ormai grandi, e di un matrimonio finito, nonostante il rapporto cordiale mantenuto con l’ex marito (Perez).

In questo contesto emotivo e personale precario, Delphine rimane colpita dall’incontro con Her (Green), ghostwriter bella e misteriosa, con la capacità di entrare nella vita delle persone. Delphine ne è allo stesso tempo attratta e spaventata, e decide di scrivere un libro proprio basandosi sulla vita dell’altra…

Quello che non so di lei”, scritto a quattro mani da Roman Polanski e Oliver Assayas, presenta spunti narrativi interessanti che però, nello sviluppo e nella messa in scena, perdono grande parte del loro potenziale.

La prima parte del film evoca in qualche modo “Inserzione pericolosa” di Barbet Schroeder (1992), affrontando il tema di un’amicizia che si trasforma in emulazione morbosa e simbiosi soffocante. La seconda, invece, riprende “Misery non deve morire”, con una declinazione fantasy dove si nota la mano di Assayas e che lascia in chi guarda il dubbio se ciò che ha visto sia reale o meno.

La coppia composta dalle belle, fascinose e talentuose Emanuele Seigner ed Eva Green funziona solamente in parte, forse per via di un’alchimia scattata a metà.

Roman Polanski firma un film intrigante a cui manca però quel quid creativo a cui il regista ci aveva spesso abituati in passato. Una storia che convince a sprazzi, che non incanta mai fino in fondo.

Il finale, ben costruito, chiude in qualche modo il cerchio professionale e umano per una Delphine finalmente sorridente.

 

Il biglietto da acquistare per “Da una storia vera” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

 

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Vittorio De Agrò
È nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. È un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il suo blog, che è stato letto da 15.000 persone e visitato da 92 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

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