“Quello che tu non vedi”: un teen drama romantico ed equilibrato

Charlie Plummer e Taylor Russell protagonisti del film tratto dal romanzo di Julia Walton

Un film di Thor Freudenthal. Con Charlie Plummer, Taylor Russell, AnnaSophia Robb, Walton Goggins, Andy Garcia, Molly Parker. Drammatico, 111′. USA 2020

Adam è un adolescente brillante ma introverso, che ha il sogno di diventare chef ma soffre di allucinazioni visive. Espulso da scuola, si trasferisce in un istituto privato per finire l’anno. Qui incontra Maya, schietta e intelligente, e tra loro scatta un’intesa istantanea. Man mano che la loro storia d’amore diventa più importante, lei lo spinge ad aprire il suo cuore e a non chiudersi nella sua condizione.

 

Tratto dall’omonimo romanzo young adult di Julia Walton, “Quello che tu non vedi”, disponibile su Prime Video, racconta la storia di Adam (Plummer), un ragazzo brillante ma introverso con una grande passione per la cucina, affetto da allucinazioni visive.

Thor Freudenthal riesce ad avvicinare il tema della malattia mentale al pubblico giovane, superando ad esempio i cliché che vedono gli schizofrenici tutti come pazzi fuori dagli schemi. Nel film gli “episodi” di Adam vengono descritti in modo dettagliato, così da far capire a chi guarda cosa passa davvero per la testa di un ragazzo che convive con questo disturbo.

Anche le sessioni di terapia del protagonista sono un mezzo, riuscito, per coinvolgere il pubblico. Lo psichiatra di Adam, infatti, non lo vediamo mai; il ragazzo parla di ciò che gli accade direttamente alla telecamera, trasformando noi che guardiamo nel suo interlocutore e investendoci di tutti gli alti e bassi legati alla sua malattia.

La sceneggiatura comprenda alcuni elementi tipici del teen drama romantico, è vero, ma non perde mai il suo equilibrio. La malattia mentale non viene svilita né banalizzata, anche se ci sono passaggi che potremmo definire leggeri.

Charlie Plummer e Taylor Russell sono due splendidi protagonisti – goffo ma affascinante lui, brillante e tenera lei. Insieme formano una coppia molto credibile, che ha soprattutto il merito di coinvolgere il pubblico nei loro problemi e di farglieli sentire vicini.

Due protagonisti di talento, un regista che ha il coraggio di andare oltre le regole di questo genere di film per raccontare la sua storia con grande onestà. “Quello che tu non vedi” non smorza mai il suo materiale d’origine, pur mantenendo sempre un occhio attento al suo pubblico. E dimostra che la schizofrenia, anche se non si vede, è una malattia reale, e come tale va trattata.

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