“Questione di Costanza”: recensione del romanzo di Alessia Gazzola

Esce per Longanesi il nuovo libro dell'autrice, che si è presa una pausa dal personaggio dell'Allieva

Come forse saprete, qualche mese fa Alessia Gazzola ha deciso di prendersi una pausa, forse definitiva, dal personaggio che le ha regalato la notorietà, Alice Allevi, e dalla serie “L’allieva”. Lo ha fatto per dedicarsi a nuovi progetti. Uno di questi, Questione di Costanza, è arrivato in libreria per Longanesi a ottobre.

Specializzata in anatomia patologica da cinque mesi, una figlia di tre anni di nome Flora e nessun marito o compagno a fianco, la ventinovenne messinese Costanza Macallè decide di accettare un incarico di un anno presso l’Istituto di Paleopatologia di Verona e di trasferirsi quindi al Nord.

Ed è qui, mentre cerca di ambientarsi nel nebbioso e gelido inverno veronese, che si rassegna al fatto di compiere scelte che ha rimandato per troppo tempo. In fondo, che ci vuole? È questione di coraggio, è questione di intraprendenza… E, come si ripete sempre, è questione di Costanza.

Alessia Gazzola avrà anche deciso di prendersi una pausa dall’allieva, ma è molto difficile non vedere qualcosa di Alice Allevi in Costanza Macallè, a partire dalla branca lavorativa di riferimento. Al di là delle similitudini, questo personaggio dà l’impressione di essere più “ricco” emotivamente parlando, più sfaccettato, più umano.

Costanza si caccia nei guai, è sconclusionata, talvolta contraddittoria – insicura, poi determinata – però è una donna di oggi. Una mamma single che cerca di sbarcare il lunario, di occuparsi della figlia e trovare la sua strada, e che lo fa lontano da casa. Molte lettrici potranno rivedersi in lei, almeno per certi versi.

Lo stile del romanzo è fresco e leggero, preciso e dettagliato; il titolo azzeccato, con la doppia accezione del termine Costanza, non solo nome proprio della protagonista ma anche sinonimo di perseveranza e fermezza.

La Gazzola affronta, con garbo e brillantezza, diverse tematiche importanti e attualissime: le difficoltà di essere genitore, la necessità di cambiare e accettarsi per quello che si è, immancabilmente l’amore. Nuova protagonista e nuova cornice narrativa; cara, vecchia lettura piacevole.

 

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