Roma Fringe Festival: fino al 5 luglio il teatro popolare che stupisce

Per una persona metodica, precisa e diversamente giovane quale sono io è importante poter contare su alcuni punti fermi da annotare sull’agenda. Così quando, a gennaio, ho iniziato a segnare gli appuntamenti “mondani” e “culturali” del 2015 arrivato al mese di giugno ho scritto con forza e convinzione “Roma Fringe Festival”.

Da quattro anni a questa parte la tarda primavera e l’inizio estate romane non sono tali se, almeno una volta, non ci si gusta una serata di teatro off e non si respira l’atmosfera del Fringe, entrando in contratto con artisti provenienti da tutta Italia e dal mondo.

Sabato 30 maggio è stata inaugurata la quarta edizione del festival: la prima novità riguarda il cambio di location. Dopo tre anni nel quartiere San Lorenzo, è il I Municipio di Roma con gli splendidi giardini di Castel Sant’Angelo ad accogliere il direttore artistico Davide Ambrogi, il suo brillante staff e soprattutto le settanta compagnie.

La serata è iniziata con la simpatica, rumorosa e colorata marcia degli artisti da Piazza Cavour (quartiere Prati) fino ai giardini di Castel Sant’Angelo sotto lo sguardo divertito e incuriosito dei passanti che venivano invitati dagli organizzatori e dagli stessi attori a visitare il Fringe. Ad accogliere artisti e il pubblico nei giardini c’era una tradizionale e folkloristica band musicale scozzese con tanto di kilt e cornamusa.

Dopo aver gustato “l’aperitivo musicale “, la “Premiere” ha avuto inizio sul palco principale quando Davide Ambrogi e Marta Volterra, prendendo la parola, hanno ringraziato le autorità e poi raccontato la quarta edizione del Fringe, che presenta lo stesso schema degli altri anni (9 spettacoli diversi per sera, dalle 20.30 fino a mezzanotte, al prezzo unico di 5 euro), ma è ricco di ospiti e guest star (Johnny Palomba e Valerio Aprea, ad esempio) che renderanno uniche le serate fino al 5 luglio.

Il festival è inteso come una gara creativa tra 70 compagnie che si sfidano, ma soprattutto che offrono al pubblico un ricca varietà di teatro, da quello dell’impegno civile alla commedia e al dramma, potendo così soddisfare ogni gusto e richiesta.

Il sogno di ogni compagnia è raggiungere la finale del 5 luglio. Agli spettatori, insieme alla giuria tecnica, spetta il compito di decretare lo spettacolo migliore di ogni serata. Mai come in questo caso possiamo dire che il teatro diventa popolare e di strada.

Teatro popolare come è stato quello della serata di apertura, quando sul placo si sono alternati alcuni membri dell’associazione “Artisti 7607”, che dal giugno 2007 difende i diritti degli attori dal punto di vista legale, economico e artistico. Una serata in cui abbiamo visto sfilare Elda Alvagini che ha reso omaggio alla memoria di Agostino Di Bartolomei, storico ex capitano della Roma; ci siamo commossi con Vincenzo Crivello, che ha letto l’ultimo discorso pubblico di Paolo Borsellino; abbiamo sorriso e cantato con il poliedrico Claudio Santa Maria e la brillante Paola Minaccioni, tra i testi dello sceneggiatore Francesco Piccolo e la musica di Rino Gaetano. Chi, come me, è fuori dalla realtà musicale ha potuto anche applaudire i talenti di Roberta Carrese, protagonista del programma televisivo “The Voice”, e di Mimosa Campinori che vedremo presto in “Romeo e Giulietta”Al Globe Theatre di Roma.

Il Roma Fringe Festival 2015 è iniziato e adesso tocca a noi godercelo e scoprire la bellezza del teatro, ogni sera nella meravigliosa location Castel Sant’Angelo (sperando che arrivino le sedie e l’Acea non ci lascia al buio). Perché il teatro è tutt’altro che noioso, il teatro è puro rock. Provare per credere.


 

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