Romics 2017: quando Gundam offre “abbracci gratis”

A Roma la XXI edizione del festival del fumetto, dell'animazione, del cinema e dei games

di Eleonora Savona

 

Si è tenuta a Roma, dal 6 al 9 aprile, la XXI edizione del Romics, uno degli appuntamenti più importanti per gli appassionati del fumetto e non solo, insieme al Lucca Comics, al Napoli Comicon e al Milano Cartoocomics.

La prima cosa che salta all’occhio, da visitatore, è come la manifestazione si sia ingrandita, in un certo senso evoluta, negli ultimi anni. Se, infatti, in origine le parole chiave erano cosplay e fumetti, adesso la faccenda è decisamente più elaborata.

Dai due padiglioni espositivi e uno dedicato agli eventi si è arrivati a quattro e uno, con un miglioramento nell’organizzazione ma anche nella varietà dei contenuti proposti. Basti pensare a workshop, mostre e conferenze distribuite nell’arco dei quattro giorni di fiera, che nelle prime edizioni erano pura utopia.

Ospite d’onore dell’edizione 2017 Yoshiyuki Tomino, papà della serie “Mobile Suit Gundam”, a cui è stata dedicata una mostra. A lui e a Igort, Giuseppe Camucoli, Matteo Casali e Sharon Calahan sono andati i Romics d’oro, i riconoscimenti che premiano le personalità di spicco del settore.

Yoshiyuki Tomino, ospite d’onore della XXI edizione del Romics.

Spazio anche ai social network, con un padiglione riservato agli youtuber ospiti che ha attratto una vera folla.

È evidente che il Romics non è più un evento di nicchia, interessante solo per i veri appassionati di fumetti, animazione e games. E questo si nota non solo per il numero di visitatori – oltre mezz’ora la fila alla cassa per entrare, fatto del tutto inedito ̶ ma anche per la composizione del pubblico stesso.

Tra i padiglioni era possibile incontrare genitori sudati a spazientiti che accompagnavano i figli undicenni a fare la foto con lo youtuber, ragazzi impegnati in dirette Facebook, adolescenti che con il mondo del fumetto hanno poco a che spartire, gruppi “free hugs”.

Questi ultimi meritano una menzione a sé. La “free hugs campaign” è un’iniziativa nata a Sydney nel 2004. Persone comuni elargiscono abbracci gratis ai passanti con lo scopo di offrire un atto casuale di gentilezza disinteressata.

Da qualche edizione, ma in questa in modo particolare, il Romics è invaso da gruppetti di ragazzi molto giovani, alcuni particolarmente svestiti, che offrono atti casuali di gentilezza non esattamente disinteressata. Non cogliamo il nesso, il motivo che spinge a recarsi a quella che è di fatto una fiera del fumetto per abbracciare il prossimo. Probabilmente la notorietà e la grandezza dell’evento hanno in parte snaturato il Romics.

Fortunatamente, solo in parte. Anche nel 2017 non sono mancati i cosplay. Tra i più riusciti, un’intera famiglia a tema Star Wars ̶ con tanto di R2D2 nel passeggino ̶ e una bellissima Wonder Woman di sette anni.

Non sono mancati neppure i fumetti, i tornei, i contest e tutto ciò che ha reso il Romics un evento sempre interessante per gli appassionati del settore. A ottobre per la XXII edizione!

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