“Samp”: un personaggio alla ricerca dell’idealità perduta dal mondo

Flavia Mastrella e Antonio Rezza proseguono con il loro cinema sperimentale ma non adatto a tutti

Un film di Flavia Mastrella, Antonio Rezza. Con Antonio Rezza, Patrizia Puddu, Silvana Cionfoli, Andrea De Santis, Armando Novara. Drammatico, 78′. Italia 2020

Samp è un killer che viene ingaggiato dal Presidente per eliminare i rappresentanti della tradizione. L’uomo ha problemi psicologici e una grande passione per la musica. Ha anche un’altra grande passione: quella per una donna che non ha mai visto né conosciuto ma ritiene possa essere la sua donna ideale. Dopo aver ucciso la madre si dedica al contempo agli omicidi commissionati e alla ricerca di colei che lo ha colpito con la sua assenza.

 

Nel loro ultimo lavoro “Samp”, presentato alle Giornate degli autori di Venezia 2020, Antionio Rezza e Flavia Mastrella continuano la ricerca sull’espressione corporea e verbale, che hanno portato avanti sia in ambito cinematografico che teatrale.

Il film è pieno di situazioni a dir poco grottesche, di frasi sconclusionate e scene improvvisate. Gli attori, presi dalla strada, non si può dire che recitino. Sono tutti elementi che a teatro farebbero faville, ma che sul grande schermo creano una confusione a dir poco fastidiosa.

“Samp” rientra nel cinema cosiddetto sperimentale. Ma non sono certa che il grande pubblico sarà in grado di apprezzarlo a dovere.

 

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Concetta Piro
Nata a Napoli, a otto anni si trasferisce in provincia di Gorizia dove si diletta di teatro. Torna nella sua amata città agli inizi del nuovo millennio e qui si diploma in informatica e comincia a scrivere - pensieri, racconti, per poi arrivare al primo romanzo, "Anime". Nel frattempo ha cambiato di nuovo città e scenario, trasferendosi nelle Marche. Oggi conduce per RadioSelfie.it "Lo chiamavano cinema", un approfondimento settimanale sulla settima arte, e scrive articoli sullo stesso tema.

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