“Santa Clarita diet”: la recensione della 3° stagione della serie Netflix

Tornano i coniugi Joel e Sheila Hammond alle prese con "normali" problemi californiani

Creata da Victor Fresco per Netflix, la serie “Santa Clarita Diet” è arrivata alla terza stagione (uscita sulla piattaforma di streaming il 29 marzo) ma a differenza di altri show televisivi che puntano sul rinnovamento a tutti i costi rimane ancorata a una formula narrativa consolidata – e di successo.

La sopravvivenza della famiglia Hammond – di Joel (Timothy Olyphant), Sheila (Drew Barrymore) e Abby (Liv Hewson) – e di Eric viene ancora una volta minacciata da bizzarri e sempre più folli personaggi.

La tranquilla cittadina di Santa Clarita, in California, fa da sfondo come di consueto ai dieci episodi, tra un antico ordine noto come i Cavalieri di Serbia determinato a sterminare i non morti e fermare il diffondersi dell’epidemia, indagini dell’FBI e molto altro. Nei primi episodi vedremo anche come si risolve il cliffhanger della seconda stagione, ovvero la scoperta da parte dell’agente Anne del segreto di Sheila.

Pur non modificando per nulla l’impianto narrativo consolidato in questi anni, gli sceneggiatori hanno inserito diverse nuove tematiche che incidono pesantemente sui personaggi, soprattutto la riflessione sull’immortalità e quello che significa diventare zombie.

Sheila e Joel si interrogano a più riprese sul proprio futuro che potrebbe essere stroncato sia da un tragico avvenimento sia dal naturale scorrere del tempo, che non sfiora Sheila ma Joel sì. Nel loro rapporto qualcosa si spezza per sempre. L’amore resta ma una decisione deve essere presa: Joel rinuncerà alla sua vita da mortale?

Anche la relazione tra Abby ed Eric procede, innescando nuove situazioni, ma lo sviluppo è davvero lento e per questo non particolarmente interessante. Entrambe le due macro-storyline della terza stagione di “Santa Clartita diet” ruotano interno a decisioni inevitabili, da cui non possiamo sottrarci.

Nel finale sembra esserci un plot twist che potrebbe dare un nuovo imput alla serie che, nonostante rimanga divertente e irriverente, questa volta fatica molto a decollare.

 

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