“She came to me”: un racconto fresco del lato più surreale della vita

Il film d'apertura della Berlinale 2023, ben interpretato, dal ritmo solido e dalla bella musica

Un film di Rebecca Miller. Con Peter Dinklage, Marisa Tomei, Joanna Kulig, Brian d’Arcy James, Anne Hathaway. Commedia, 102′. USA 2023

I destini di due famiglie si intrecciano a Brooklyn grazie alla relazione tra i rispettivi figli adolescenti. I genitori di Julian, tenero e razionale, sono la psichiatra Patricia e il compositore teatrale Steven, genio dell’opera in preda però a un blocco creativo. Quelli di Tereza sono Magdalena, donna polacca che fa le pulizie a casa di Patricia, e il puntiglioso stenografo Trey, ossessionato dal rispetto delle regole e dagli eventi di rievocazione storica. Nel mezzo ci sono tensioni, incidenti e il rimorchiatore capitanato da Katrina, che soffre di dipendenza dalle storie romantiche.

 

Seduta su una comodissima poltrona del Cinemaxx – con poggiapiedi regolabile: un sogno! – ho iniziato ufficialmente la mia Berlinale 2023. Il film d’apertura, “She came to me” di Rebecca Miller, si snoda in una Brooklyn dagli accesi colori autunnali ed è una commedia dai tratti favolistici, sostenuta da un cast solido, da un ottimo ritmo e da una musica notevole.

In fondo si parla di opera, o meglio, di un compositore in crisi creativa e di sua moglie, psicanalista in crisi mistica. Peter Dinklage e Anne Hathaway interpretano la coppia in questione, disperati e ironici al punto giusto.

C’è spazio per le ossessioni romantiche, come quelle del capitano nautico Katrina (Tomei), criptica e amabile allo stesso tempo, ma anche di sogni e amori giovanili, così puri e sinceri che gli adulti, intrappolati nelle loro vite fallite e nevrotiche, non riescono a capirli.

Eppure c’è speranza anche per i suddetti adulti, ci dice il film, se trovano il coraggio di fuggire dalle loro gabbie e di inseguire i propri desideri.

L’epilogo è il momento dove si respira di più la favola, con tutti i personaggi in movimento verso un happy ending prevedibile ma non scontato.

Si esce dalla sala con il sorriso, dimentichi, anche se per poco, dei mostri che popolano la vita reale. Cosa chiedere di più a un prodotto di intrattenimento? Per la politica e l’impegno sociale ci sarà tempo i prossimi giorni del Festival, non temete. Oggi svaghiamoci un po’.

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