“Sing 2”: un musical jukebox trascinante, tutto da cantare e ballare

Il sequel del film d'animazione del 2016 è coloratissimo e con una colonna sonora da urlo

Un film di Garth Jennings, Christophe Lourdelet. Con Frank Matano, Jenny De Nucci, Valentina Vernia, Zucchero, Matthew McConaughey. Animazione, 114′. USA 2021

Buster Moon crede nel proprio gruppo di lavoro, non ha dubbi che Rosita, la maialina piena di figli, possa fare la protagonista di un grande musical, né che Gunter, il maiale nordico, possa inventare uno show all’altezza di Jimmy Crystal. Sì, perché è proprio a Redshore City, la capitale dello showbusiness, che Moon vuole andare, per convincere il famoso produttore che farebbe bene a scommettere su di loro. Poco importa se dovrà inventarsi uno stratagemma per arrivare al suo cospetto. E magari assumere la sua poco dotata figlia Porscha. E persino impegnarsi a riportare sul palco un mito della musica che non si fa più vedere da quindici lunghi anni: Clay Calloway.

 

Dopo il successo del film d’animazione del 2016 (qui la nostra recensione), Garth Jennings torna “sul palco”, questa volta insieme a Christophe Lourdelet, ma punta più in alto, con un sequel avvincente, tutto da cantare e ballare.

“Sing 2” si apre con gli stessi personaggi che hanno conquistato milioni di piccoli spettatori cinque anni fa, che provano a impressionare un talent scout, arrivato per vedere il loro spettacolo ed eventualmente scritturarlo per il Crystal Tower Theater di Redshore City. Ma il passaggio dal teatro di provincia alla grande città è tutt’altro che scontato e i nostri eroi dovranno fare i conti con un lupo senza scrupoli e diversi problemi di allestimento… 

Come il primo film del franchise, “Sing 2” è principalmente un musical jukebox. Il cast canta o canticchia cover di brani di Prince, Elton John, Dionne Warwick, Coldplay e, naturalmente, U2. Nella colonna sonora c’è anche una canzone originale scritta da Bono, “Your Song Saved My Life”.

La sceneggiatura assume un tono leggermente più cupo rispetto al passato – nonostante non manchino momenti davvero comici, come quelli con protagonista Ms. Crawly, camaleontica assistente tutto-fare – toccando temi come l’insicurezza, il lutto e i modi per elaborarlo, l’importanza di dimostrare onestà ed empatia.

L’animazione, invece, è sempre coloratissima – le scene ambientate nel Crystal Theatre hanno un senso di profondità impressionante! – ma il ritmo della storia è talmente frenetico che è difficile apprezzare fino in fondo quello che ci si trova davanti.

“Sing 2” è un film che fa la gioia dei più piccoli, come da copione, ma che mantiene le stesse criticità del precedente. I personaggi sono troppi e non vengono mai davvero approfonditi; le risate non sono poi tante. La colonna sonora da urlo, quanto meno, mette tutti d’accordo.

Previous article“Il filo d’argento”: recensione del romanzo di Amo Jones
Next article“L’angelo dei muri”: un thriller soprannaturale dalle intuizioni felici
Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here