“Small axe”: Steve McQueen presenta a Roma la sua serie antologica di film

Storie dimenticate della comunità afroamericana di Londra tra il 1960 e il 1980 in cinque pellicole

Una serie di Steve McQueen. Con Thomas Coombes, Malachi Kirby, Jodhi May, Shaun Parkes,
Rochenda Sandall. Drammatico. Gran Bretagna 2020

 

Una serie antologica articolata in cinque film indipendenti uno dall’altro, che raccontano personaggi e momenti importanti per la comunità afroamericana di Londra, tra gli anni ‘60 e ‘80. Dopo aver aperto il London Film Festival, “Small Axe” di Steve McQueen arriva anche a Roma.

Il titolo fa riferimento a un proverbio giamaicano (If you are the big tree, we are the small axe), ripreso poi da Bob Marley in una celebre canzone, che rimanda all’importanza del dissenso, anche quando questo è minoritario.

Dei cinque episodi che compongono la serie, prodotta per BBC One e distribuita da Amazon Prime, tre (Mangrove, Lovers Rock e Red, White and Blue) sono stati presentati alla Festa del cinema dal regista e artista visivo britannico.

Da questi emerge la forte impronta autoriale di McQueen che si avvale delle performance di grandi stelle come Letitia Wright e John Boyega per interpretare storie che parlano a vario grado di speranza, denuncia sociale, spinta verso il progresso.

I film che compongono “Small Axe” sono ambientati nell’Inghilterra degli anni ‘60, ‘70 e ‘80 eppure è impossibile non notare quanto siano tremendamente attuali per le tematiche che affrontano. Nonostante le lotte e l’impegno civile, purtroppo, il razzismo e la discriminazione non possono dirsi piaghe superate.

Lunga vita a Steve McQueen e ai suoi film, quindi, che oltre a essere girati magistralmente raccontano storie dalla portata universale, necessarie in questi tempi bui.

 

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