“Spie sotto copertura”: 007 a misura di famiglie, tra risate e invenzioni

Una storia ricca di colpi di scena, che si ispira a celebri saghe ma trova anche la sua dimensione

Un film di Nick Bruno, Troy Quane. Con Will Smith, Tom Holland, Karen Gillan, Rashida Jones, Ben Mendelsohn, Masi Oka. Animaziome, 101′. USA 2019

Lance Sterling è il migliore agente segreto del mondo. Ma il capo dell’Intelligence, scottata di recente da una missione disastrosa, vuole affiancargli una squadra di supporto. Lance invece ama giocare da solo e ritiene di non aver bisogno dell’aiuto di nessuno. Walter Beckett è un inventore che progetta congegni per agenti segreti e tutti pensano che sia un tipo strano. Quando Walter incontra Lance pensa che insieme possano fare la differenza, ma il miglior agente segreto del mondo non ha nessun intenzione di ascoltare le sue idee rivoluzionarie. Peccato che, per errore, Walter trasformi Lance in un… piccione, e da quel momento l’agente segreto dovrà affrontare il rischio in veste di pennuto, senza essere nemmeno capace di volare. E Walter sarà l’unico a potergli dare una… zampa.

 

Come si fa ad avvicinare i più piccoli alla saga di James Bond, spiegando con semplicità in cosa consiste il lavoro dell’agente segreto “con licenza di uccidere”? Se sudate freddo davanti all’impresa tranquilli, da oggi c’è “Spie sotto copertura” a fare il lavoro sporco.

Quella diretta da Nick Bruno e Troy Quane è un brillante esempio di pellicola d’animazione capace di mescolare divertimento e perle di saggezza, in una sceneggiatura gradevole, lineare e avvincente.

Al di là dell’azione e delle risate, “Spie sotto copertura” è anche la storia dell’inaspettata e sincera amicizia tra il più fico e quotato degli agenti segreti, Lance Sterling, e il più nerd degli inventori, Walter Beckett, che si ritroveranno a unire i rispettivi talenti per sconfiggere una grave minaccia.

Una storia ricca di colpi di scena e gustosi cambi di genere, che conquista lo spettatore anche grazie alla vivacità e ricchezza drammaturgica. Oltre a James Bond, è facile riconoscere i riferimenti ad altri celebri saghe e film, da “Terminator” a “Independence Day”.

La strana coppia formata da Sterling e Beckett funziona benissimo, dimostrando la solidità della sceneggiatura e l’abilità degli autori nel rendere compatibili due personaggi apparentemente agli antipodi, esaltandone le qualità e rendendo i punti deboli funzionali allo sviluppo della storia .

“Spie sotto copertura” diverte, fa sorridere e soprattutto riflettere sull’inutilità della repressione preventiva in nome della sicurezza nazionale. La gentilezza, la condivisione e l’umanità possono rivelarsi, insieme all’intelligenza, le armi migliori per portare la pace.

 

Il biglietto da acquistare per “Spie sotto copertura” è:
Nemmeno regalato. Omaggio. Di pomeriggio. Ridotto. Sempre.

 

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