“Sposa in rosso”: una commedia romantica nostrana sorprendente

Una truffa matrimoniale con risvolti inaspettati ambientata tra Malta e la soleggiata Puglia

Un film di Gianni Costantino. Con Eduardo Noriega, Anna Galiena, Sarah Felberbaum, Massimo Ghini, Cristina Donadio. Commedia, 119′. Italia 2022

Lo spagnolo Leòn incontra l’italiana Roberta su un autobus de La Valletta, e pochi minuti dopo si ritrova ad accompagnarla a partorire presso un ospedale locale. A causa di quella deviazione, lui perde la possibilità di far approvare un suo progetto internazionale, dopo aver già perso la casa e l’automobile. Roberta invece vede piombare a Malta dalla Puglia i genitori e il fratello Sauro che hanno avuto notizia della nascita, e non può confessare loro che il padre del bambino è un uomo sposato che vuole toglierle il figlio. La soluzione a tutti i problemi di Leòn e Roberta sembra essere una sola: fingere di sposarsi, recandosi in Puglia dove la madre della donna non vede l’ora di organizzare un matrimonio indimenticabile. Ma non è facile portare avanti la finzione, soprattutto per due che tutto sommato si conoscono appena.

 

Diretto da Gianni Costantino, “Sposa in rosso” è una rom-com godibilissima che mescola realtà e finzione e riesce nell’intento di raccontare, con grande semplicità ma senza mai cadere nel banale, l’amore, la paura che spesso proviamo di viverlo e la libertà di essere noi stessi.

Roberta (Felberbaum) e Leòn (Noriega) sono due 40enni “falliti” che, dopo un incontro fortuito su un autobus a La Valletta, decidono di mettere in piedi un finto matrimonio per intascare i soldi dei regali degli invitati. Ad aiutarli nella truffa Giorgio (Ghini), amico e mentore di lui, e Giada (Donadio), la zia anticonformista di lei.

Ambientato tra Malta e la Puglia, “Sposa in rosso” riesce, grazie a una sceneggiatura che incorpora diverse tematiche in modo omogeneo e non caotico, ad essere sorprendentemente piacevole.

Anche i personaggi, a partire dai protagonisti, ben caratterizzati e divertenti senza mai scadere nel caricaturale puro, sono un punto di forza del film. La Roberta di Sarah Felberbaum (davvero brava) è una donna dalle infinite sfumature; il Leòn di Eduardo Noriega un sognatore dal cuore tenero.

La colonna sonora, dove spiccano “Lettera a G.” di Luciano Ligabue e “Depende” dei Jarabe De Palo, è stupenda. Gli attori sono affiatati e sul pezzo. E questo fa di “Sposa in rosso” una piacevole sorpresa di inizio estate.

Previous article“Strange World – Un mondo misterioso”: ecologia e inclusione
Next articleStreaming addicted: cosa vedere online dal 28 novembre al 4 dicembre
Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here