Stazione d’arrivo, Concesion Gioviale

Sara Rinaldi è una donna come tante altre, fin quando l’incontro con Valentino Spedicato, batterista dei Biancostile, non le cambia radicalmente la vita. Attraverso la passione del ragazzo, la musica, la donna realizza il suo sogno ottenendo la pubblicazione del romanzo “Prendi e Vai”, liberamente ispirato alla band.


 

Tornano i personaggi che il pubblico ha imparato ad apprezzare in “Prendi e vai”: Sara, la scrittrice che è riuscita a realizzare il suo sogno di pubblicare un libro, e la band che le ha ispirato romanzo e voglia di emergere, i Biancostile.

Cosa succede quando il sogno che avevi si realizza? È davvero così semplice convivere con il successo, trovare nuove motivazioni, quando quello per cui pensi di lottare da sempre non è più un obiettivo fumoso, all’apparenza lontano, ma un dato di fatto? Le domande alla base del secondo romanzo di Concesion Gioviale sono essenzialmente queste.

Sara e i Biancostile sono “arrivati”, ma la storia, invece di essere finita, è solo all’inizio. Il bello di questo libro, per me, è principalmente questo: è reale e realistico, perché parla di quello che succede dopo il “e vissero tutti felici e contenti”. Nelle fiabe, nei film, quando la protagonista corona il suo sogno – d’amore, professionale, dipende dai casi – l’immagine sfuma al nero e scorrono poi i titoli di coda, o si chiude il libro e si va a dormire. Con il lieto fine finisce anche la storia. Per Concesion, e per la sua Sara, non è così. Come accade nella vita vera, il raggiungimento di un traguardo, per quanto importante questo possa essere, non è che una delle tappe dell’esistenza, un passaggio, sempre e comunque. Perché dopo, per le persone in carne e ossa, c’è qualcos’altro.

E allora ritroviamo la protagonista, Sara Rinaldi, con un libro all’attivo e un film ispirato al romanzo che sta sbancando al botteghino. Anche per la band dei Biancostile il libro è stato una rampa di lancio di tutto rispetto: grazie a questo sono diventati star di prima grandezza nel panorama musicale, e adesso un tour mondiale sta per portarli negli stadi più grandi e importanti del globo. Tutto rose e fiori. Se non fosse che Sara, rimasta sola in città, capisce che qualcosa non va. La magia tra lei e i “suoi” ragazzi è come svanita. E Sara si sente persa, disorientata. Ma poi reagisce, come farebbe una persona vera, come facciamo noi tutti i giorni quando qualcosa finisce e qualcosa di nuovo si profila all’orizzonte. Anche se un sogno si è realizzato questo non vuol dire che non ce ne siano altri, che aspettano pazienti di essere inseguiti. E Sara decide di mettersi in gioco, di camminare con le proprie gambe. Come? Facendo progetti! Pensa di aprire una libreria per promuovere gli scrittori esordienti, di riprendere l’università, e perché no, anche di migliorare il proprio aspetto fisico. E magari di trovare l’amore… Pensieri da donna moderna, pensieri che tutti possiamo condividere.

Quello che di questo libro disorienta leggermente – ma affascina anche, allo stesso tempo – è l’intreccio tra realtà e piano narrativo. Il primo capitolo delle avventure di Sara, “Prendi e vai”, di cui questo romanzo è il seguito, esiste davvero, così come esiste la band romana che aiuta la protagonista a uscire fuori dal guscio e via dicendo. Il lettore non può non chiedersi, allora, dove sia il confine tra finzione e realtà. Quanto dell’autrice in carne e ossa – Concesion Gioviale – c’è nell’esperienza di Sara? Quanto quello che viene raccontato nel libro è successo davvero? Ognuno è chiamato a darsi la sua personale risposta. Si può vedere il romanzo come un’opera di fantasia, oppure come il racconto di qualcuno che ce l’ha fatta davvero, nel mondo e non solo sulla carta. Dipende dalla prospettiva che decidete di adottare.

 


 

 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version