“Strange World – Un mondo misterioso”: ecologia e inclusione

Un'avventura senza limiti che parla di noi e del nostro futuro, con un finale sorprendente

Un film di Don Hall, Qui Nguyen. Con Marco Bocci, Francesco Pannofino, Jake Gyllenhaal, Dennis Quaid, Alan Tudyk. Animazione, 102′. USA 2022

C’è una terra lontana, di nome Avalonia, circondata da una formidabile catena di montagne che nessuno è mai riuscito ad attraversare. Avalonia sta morendo, ridotta com’è alla stagnazione e all’impossibilità di crescere, e molti ripongono l’ultima speranza di salvezza oltre quelle montagne. Lo fanno anche i Clade, Jaeger e Searcher, padre e figlio, un duo di esploratori che da anni tenta disperatamente di trovare un passaggio per andare dall’altra parte. Durante una spedizione, Searcher scopre una misteriosa pianta capace di generare energia elettrica, e mentre Jaeger decide di proseguire da solo alla ricerca di una via d’accesso, il figlio torna in città riportando la pianta che sarà il motore di rinascita dell’intera Avalonia. Dopo venticinque anni, quell’energia sembra stia per esaurirsi, e allora tocca imbarcarsi in una nuova avventura…

 

Don Hall (premio oscar con Big Hero 6) e Qui Nguyen sono le menti dietro a “Strange World – Un mondo misterioso”, un tributo ai classici film d’avventura e di fantascienza, inclusivo e sorprendente, con al centro le relazioni familiari e in particolare i rapporti padre-figlio e l’eredità che lasciamo a chi viene dopo di noi.

Ispirandosi ai pulp magazines di inizio Novecento (quelle riviste che mescolavano fantascienza, mistero, avventura, poliziesco per un divertimento a poco prezzo), a “King Kong”, “Indiana Jones” e “Viaggio al senso della terra”, i due sceneggiatori puntano a ricreare quel senso di meraviglia che da sempre ha conquistato il pubblico. 

Nella misteriosa terra di Avalonia, che sta morendo a causa dell’impossibilità di crescere, vivono i Clade, una famiglia di esploratori. Fin dalle prime scene è chiara la volontà degli sceneggiatori di raccontare una storia davvero inclusiva. Così Ethan è il promo adolescente dichiaratamente gay di un film d’animazione Disney, il cane della famiglia ha tre zampe.

Lo “strange world” del titolo è ricco di dettagli, che scopriamo soprattutto grazie al desiderio di Ethan (figlio di Searcher e nipote di Jaeger) di scrutare in ogni angolo e fessura. I rosa dominano la tavolozza di colori di questa strana terra rigenerativa in cui organismi traslucidi e gommosi vagano accanto ad animali alti e lenti simili a giraffe e a creature simili a pterodattili. 

Affascinante, stravagante e con personaggi che promuovono messaggi essenziali come la conservazione dell’ambiente, “Strange World” è una favola ecologica che riesce nel suo intento di offrire una nuova interpretazione delle classiche storie d’avventura. Forse non è il miglior film del duo Hall-Nguyen fino ad oggi, ma è sicuramente appassionante e godibile.

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Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

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